SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A luglio vi abbiamo parlato della storia di Antonia Paolini e dei disabili di Grottammare, e in generale dell’Ambito 21, che da settembre 2016 aspettavano i fondi di “Vita Indipendente”, un progetto in concorso con l’ambito appunto (di cui San Benedetto è capofila), la Regione e il Ministero. Dopo la nostra chiacchierata con Antonia la situazione è migliorata e una parte dei fondi (del 2015) è arrivata a fine luglio anche, se, un 20% del denaro (di competenza della Regione Marche) è ancora bloccato dalla burocrazia e gli 11 aderenti al progetto sperano di poterli avere entro Natale.

Ricordiamo, come abbiamo fatto a luglio, che i ritardi nei versamenti dei fondi che spettano loro, si traduce in difficoltà non di poco conto per queste persone. Il progetto “Vita Indipendente” infatti permette loro di poter pagare un’assistenza domiciliare che consente a persone affette da disabilità molto gravi, di poter svolgere una vita migliore. Non poter pagare infermieri e professionisti, o dover anticipare denaro in attesa dello sblocco dei fondi, vuol dire per Antonia e gli altri esporsi economicamente e, nei casi peggiori, rischiare di dover rinunciare a tutto.

Di oggi una delibera del comune capofila, San Benedetto, che stanzia i fondi del 2016 per “Vita Indipendente”, circa 100 mila euro che verranno erogati a 11 persone e ripartiti così: 80 mila euro dal Ministero e 20 mila dalla Regione Marche. Di questi soldi però, solo 60 mila euro sono stati impegnati in bilancio e potranno essere erogati come acconto in attesa dello sblocco del resto dei soldi.

Nel frattempo gli uomini e le donne che hanno aderito al progetto sperano di non dover aspettare un lungo lasso di tempo come l’ultima volta, quando non hanno ricevuto nulla per circa 10 mesi (settembre 2016-luglio 2017).

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