
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La cartina geografica dei quartieri sambenedettesi potrebbe in qualche modo essere destinata a cambiare e, da Santa Lucia all’Agraria, da Marina Centro alla Sentina, non è detto, che in futuro, il numero dei comitati di quartiere sambenedettesi resti l’attuale, ovvero 16.
Dalle stanze di Viale de Gasperi infatti, è stata predisposta la bozza di un nuovo regolamento di disciplina dei comitati che passerà al vaglio della commissione cultura e poi dell’assise. Nel caso in cui le nuove regole dovessero diventare definitive però, la composizione dei quartieri potrebbe cambiare dicevamo. Già, perché il nuovo documento introduce la possibilità di incorporazione di un comitato a un altro o la fusione fra più comitati. In entrambi i casi la richiesta, da avanzare al Comune, dovrà essere sottoscritta da almeno il 10% degli aventi diritto al voto nel quartiere stesso. Dopodiché si passera a un vero e proprio referendum, valido se si recheranno alle urne almeno il 15 % dei cittadini aventi diritto in ciascun quartiere interessato alla modifica.
Verso una mini rivoluzione anche le regole per erogare i contributi ai comitati stessi. Rispetto al passato infatti ci sarà l’obbligo di rendicontare le spese per i quartieri che chiedono contributi al Comune (obbligo non previsto dall’attuale articolo 5 che dice soltanto che i programmi di spesa del fondo a disposizione del comitato spettano al Presidente) oltre all’obbligo di dotarsi un un conto corrente per versare/tracciare le somme.
Con alcune elezioni dei nuovi comitati in programma in autunno, poi, potrebbero cambiare anche le regole elettorali. La nuova carta, infatti, qualora dovesse essere confermata dal Consiglio Comunale, prevede che nessun presidente possa essere eletto per più di due volte consecutive. Stop quindi ai terzi mandati anche se il secondo si dovesse concludere prima della scadenza naturale.
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Questo argomento tanto caro alla “sinistra” , e più volte trattato, nella campagna elettorale per il nuovo sindaco, ora lo troviamo stranamente come proposta della maggioranza. La politica che viene dal basso, da quelli che ascoltano la gente e vivono in mezzo alla gente fa paura e allora.. che si fa ? accorpiamo aggreghiamo e regolamentiamo quello che non si controlla più da Offida o da Pesaro o dai consigli comunali. Non andrete da nessuna parte (referendum valido col 15% degli aventi diritto !!!, ma dove siamo !!! in Italia ?) . Ogni tanto vanno ricordate le prese di posizione… Leggi il resto »