GROTTAMMARE – Se una notte d’estate a Grottammare una coppia non più giovanissima decidesse di prendersi qualche ora sfuggendo al caos della famiglia, diciamo Lui, con un romanticismo un po’ leopardiano, da notte sul mare con la luna a vegliare e a guardare in giù, e Lei, pratica e attiva, solitaria. Una coppia come tante, una di quelle che arrivano al Paese Alto di Grottammare con il trenino che parte dal lungomare, e che suonando la campana nel silenzio del borgo lascia i turisti proprio all’ingresso, per poi riprenderli dopo un paio d’ore, e riportarli in spiaggia. Famiglie con bambini, stranieri, coppie di anziani, giovani innamorati. Se ne vanno contenti lungo le vie, tra i tavolini dei locali a lume di candela, passando per la piccola piazza, con l’Osteria dell’Arancio e l’epigrafe in romano che vuole qui la nascita di papa Sisto V, papa rinascimentale, uomo di ampie vedute, innovatore dell’urbanistica delle cittadine e dei paesi pontifici.

Dicevamo di questa coppia, Lui e Lei, arrivata su una panchina di belvedere per qualche momento di riposo, per un po’ di silenzio romantico, quello che a casa non c’è mai, per riannodare le fila di ormai tanti anni di matrimonio, per riscoprire che l’avventura a due, quella che ti accompagna negli anni, è bella, forse la più bella che possa capitare di vivere. E quella luna, che dall’alto guarda al pullulare di giovani negli chalet, alla loro movida, alla loro freschezza, e agli eroici anziani che provano qualche passo di liscio in una delle feste popolari di rione, che qua e la ancora raccontano che lo stare insieme è importante, anche se l’evento non è scaricato da una qualche app di internet. E i concerti, i castelli sulla sabbia, gli albergatori che premurosi accolgono i turisti, magari cercando una guardia medica se nel loro albergo c’è un bimbo che non sta bene.

E’ una terra, quella della Riviera e dell’interno, è la nostra, che a guardarla da un muretto di Grottammare, magari dalle Logge di piazza Peretti, dice qualcosa in più dei depliant pubblicitari, dice che qui davvero tanta gente può ritrovare se stessa, magari concedendosi un paio di settimane di vacanza, per rimanere qualche ora sulla sdraia o nella hall del proprio albergo, e girovagare qua e là per il Piceno senza seguire qualche meta in particolare, solo per la bellezza di dire che qui, tra mare e colline, si sta bene.