CASTELLI (TE) – Si rinnova a Castelli, il caratteristico borgo del Teramano famoso in tutto il mondo per la produzione della ceramica e con la presenza nei più importanti musei del mondo, l’appuntamento con il Festival della storia dell’arte nella sua quinta edizione. Un evento unico e singolare nel panorama italiano dedicato alla storia dell’arte che raduna appassionati da tutto il mondo con contributi autorevoli di personalità del settore e della cultura che vede come padrino dell’edizione il critico d’arte Vittorio Sgarbi e che celebra i 400 anni del soffitto a tavelle di ceramica di San Donato, definita da Carlo Levi la “ Cappella Sistina” della maiolica. Nove giornate, dal 24 agosto al 1 settembre, nelle quali il borgo, fortemente segnato dagli eventi sismici e metereologici, si avvia verso una nuova rinascita partendo proprio dal centro storico, duramente colpito dai terremoti che si sono susseguiti e che è stato riaperto e restituito ai cittadini grazie ai lavori di messa in sicurezza e dalla vocazione artistica che da sempre contraddistingue la tradizione castellana. Le caratteristiche vie e botteghe della ceramica si vestiranno di un’atmosfera magica per accogliere una serie di iniziative che inneggiano l’arte in ogni sua forma e alle quali si aggiungono le quattro importanti mostre allestite per tutta l’estate.

Il Festival è tenuto a battesimo, nel giorno della sua inaugurazione, domani, da Vittorio Sgarbi. Un ritorno per il critico d’arte a Castelli che quest’anno ripresenta il volume de “ Il Tesoro d’Italia” con un intervento alle 21 in piazza Roma dal titolo “Da Caravaggio a Tiepolo”, un excursus che racconta un secolo di pittura e scultura italiana toccando le realtà artistiche delle città maggiori, ma anche dei piccoli borghi. Segue un ricco programma che prevede una serie di appuntamenti giornalieri e serali con arte-terapia, presentazione di libri e mostre, concerti e con gli interventi, tra gli altri, dello storico dell’arte Giovanni Corrieri il 25 agosto alle 18 sul soffitto di San Donato, della direttrice del Polo Museale d’Abruzzo Lucia Arbace alle 21 in piazza Roma che esporrà sulla Madonna Lignea di Castelli, del critico d’arte Claudio Strinati il 31 agosto con una lectio dal titolo “ L’arte cosiddetta contemporanea all’alba del 21esimo secolo” e del presidente del museo delle ceramiche di Castelli Giovanni Giacomini il 30 agosto che presenterà un albarello della celeberrima collezione degli Orsini – Colonna, recente acquisto del museo locale.

In questo periodo Castelli accoglie, inoltre, quattro importanti mostre: “ I Cascella e la ceramica in Abruzzo del primo Novecento” nel locale Museo delle ceramiche , “La tradizione del futuro – I 110 anni della scuola d’arte di Castelli” nel Liceo artistico statale per il design “Grue” in contrada Convento, la “Personale Nino e Giantommaso di Simone 3.0” nel centro storico del borgo e “Roberto Bentini e la poesia della materia” nei locali dei ceramisti De Fabritiis in via Grue ed è possibile visitare le botteghe dei ceramisti, la mostra – mercato, l’esposizione – vendita di ceramica e la cappella di San Donato.

 “E’ una grande soddisfazione dopo tutte le difficoltà che abbiamo vissuto in questo ultimo anno riuscire a organizzare questa edizione del Festival che rappresenta un contenitore artistico – culturale e una rinascita, insieme a tutte le iniziative dell’agosto castellano, per il nostro borgo ” –dichiara Rinaldo Seca, sindaco di Castelli – “ Per noi è un onore accogliere tutti gli ospiti e visitatori di questa manifestazione che porterà un’atmosfera suggestiva e anche l’attenzione sull’importanza dell’arte e della tradizione artistica italiana. Per questo ringrazio il consigliere alla cultura Raffaello Di Simone, vera anima della kermesse, il direttore artistico Nino Di Simone e Alessia Di Stefano.

“ Si tratta dell’unico Festival dedicato alla Storia dell’arte in Italia” – tiene a sottolineare Nino Di Simone, scultore, pittore, ceramista castellano, ideatore e direttore artistico della manifestazione – “ Per questa quinta edizione abbiamo pensato a un calendario ricco di iniziative che coinvolgano il mondo dell’arte nella sua totalità”.

“ Abbiamo lavorato, nonostante le evidenti difficoltà, con costanza per non privare Castelli di questo importante appuntamento” – conclude Raffaello Di Simone, consigliere delegato alla cultura del comune di Castelli – “ Il festival è un insieme di riflessioni sul mondo dell’arte consegnate alla sensibilità di ognuno. E ringrazio gli illustri relatori che si avvicenderanno in queste nove serate sul palco di piazza Roma”.