
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Sostituire il Festival di Anghiò con un format comune a tante sagre evidenzia ancora una volta che questa amministrazione non conosce la storia e la tradizione della nostra città” con queste parole anche il Pd entra a gamba tesa sulla dualità Ittico-Anghiò esplosa in questi giorni dopo l’intervista rilasciata a Riviera Oggi da Sandro Assenti, presidente della Confesercenti ideatore del nuovo festival (CLICCA QUI) e le parole di Bruno Gabrielli, col forzista che si ha dichiarato come, a suo avviso, cancellare Anghiò sia stato “un errore imperdonabile”.
Per i democratici Anghiò era maggiormente legato al territorio poiché “metteva in risalto uno di quei prodotti “poveri” e migliori del nostro mare: il pesce azzurro, oltre alle tipicità e specialità dei nostri prodotti ittici locali”. Non è finita qui, nella nota congiunta dei consiglieri Pd, si rimpiange anche lo spessore “culturale”, per così dire del pianeta Anghiò che “promuoveva una sana alimentazione e valorizzava il nostro pescato attraverso piatti diversi e particolari, con iniziative come “Pappafish”. Oltre a questo sosteneva la marineria locale, da cui veniva acquistato il pesce” continuano i consiglieri d’opposizione.
I democratici poi puntano il dito anche sul contorno che Anghiò, a loro dire, offriva assieme ai piatti di pesce. “Il festival era accompagnato da serate culturali sul tema dell’enogastronomia, che ospitavano personalità della cultura e della politica nazionale. Non mancavano momenti di confronto con la marineria su temi riguardanti la pesca e sulle problematiche del comparto ittico, facendo conoscere più da vicino alla cittadinanza ed ai turisti un settore fondamentale della storia e dell’ economia del nostra città” proseguono i democratici che, infine, pungolano anche l’amministrazione: “Sostituire questo festival molto apprezzato evidenzia un ulteriore passo indietro di questa città e di questa amministrazione, preoccupata più a cancellare le manifestazioni di successo che a farle crescere e migliorare”.
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Questi spettacoli ricordano i funerali americani dove invece di piangere si fa festa e si mangia e beve in continuzione. Il morto? il morto o meglio i moribondi sono la pesca così come comunemente la intendiamo e quella retorica e stantia cultura legata a sammenedettebillemì che consideriamo l’ ombelico del mondo. Con Anghiò si celebrava la fine degli stocks delle alici diminuiti dell’ 80% nel volgere di dieci anni, con lo straziante Ittico e il pietoso e totale ricorso alle importazioni per piatti tipici come il brodetto e il fritto. Questa amministrazione al pari di quella precedente opera come se… Leggi il resto »
Il problema principale di Anghio’ è sempre stato l’atteggiamento preferenziale della scorsa amministrazione concedendo per una settimana il centro di San Benedetto. E’ normale che potendo disporre di un luogo molto visitato già di per se, questa manifestazione avesse un certo richiamo. Molte altre manifestazioni sono state “relegate” all’ex galoppatoio eppure hanno fatto la loro figura, anche Anghio’ doveva essere spostata lì come tutti gli altri e continuare l’iniziativa.