Foto e video di Alessandro Foschi

GROTTAMMARE – Un successo annunciato quello dell’ultima serata del Festival Nazionale dell’umorismo di Grottammare, che ha visto trionfare per il secondo anno consecutivo una donna; quest’anno si aggiudica il premio la maceratese Laura Marcolini.

Come quella precedente, la serata del 5 agosto è condotta con maestria e simpatia dai due conduttori: la iena Mauro Casciari e Gabriella Germani, quest’ultima destreggiandosi in due sue imitazioni famose (Simona Ventura e Sabrina Ferilli).

Non può non aprirsi la serata con l’encomio allo storico fotografo di Grottammare Antonio Biocca, ricordato attraverso la proiezione di una sua foto sullo sfondo e dalle parole di cordoglio pronunciate dal sindaco Piergallini.

Lo spettacolo prende il via con il comico e musicista Andrea Di Marco, che attraverso la storpiatura di alcune canzoni famose, ha raccontato le diverse sfaccettature delle coppie italiane di oggi, citando tra l’atro “Cupra Marina”, una versione parodistica di Cupra Marittima.

Giunge poi il momento della competizione. I sette concorrenti in gara iniziano ad alternarsi sul palco con i loro sketch, nei sei minuti messi a loro disposizione.

Il primo comico a esibirsi è Stefano Santomauro, che estremizza in maniera sarcastica ed esasperata la dipendenza degli italiani ai telefonini e ai social network.

Segue il milanese Yuri Primavera, che racconta la giornata tipica di un comune barista, alle prese con i clienti più esigenti e pretenziosi.

La terza a salire sul palco è la signora Parmina, interpretata dalla maceratese Laura Marcolini, una simpatica e genuina vecchietta al telefono con la sua amica di pettegolezzi.

E’ la volta poi di Marco Ferrari, che si esibisce in un susseguirsi di freddure, travisando i significati delle parole e cimentandosi in una versione ironica del Passero Solitario di Giacomo Leopardi.

Il quinto comico è Ruben Spezzari, che a suon chitarra racconta le vicissitudini strampalate delle sue giornate in famiglia.

Conclude la sfilata dei concorrenti Davide Spadolà, che illustra le abitudini degli italiani alle prese con gli operatori telefonici.

Una volta conclusasi la gara, giunge il momento del maestro Silvano Belfiore, direttamente dal programma “Crozza nel paese delle meraviglie”, che insieme alla giovane cantante Sally Moriconi interpreta in maniera magistrale alcune canzoni presenti nei film del grande Totò: “Miss, mia cara miss” e “Malafemmina”.

Al termine dell’esibizione di Belfiore e Moriconi sale sul palco uno degli ospiti più attesi della serata, Paolo Ruffini. Il comico e presentatore toscano, dapprima scherza con alcune persone del pubblico, tra cui il malcapitato sindaco di Cupra Marittima Domenico D’Annibali, poi si cimenta nel raccontare una storia del tutto improvvisata, utilizzando costantemente i titoli di film, suggeriti poco prima dal pubblico presente.

Dopo Ruffini arriva il momento dell’ospite principale, il premio Arancia D’Oro 2017 Gene Gnocchi. Il re dell’assurdo e della serietà apparente si presenta come un disincantato membro di una band in cerca di lavoro. Racconta innanzitutto di essere giunto a Grottammare solo perché non è riuscito a sbarcare il lunario in altre maniere, poi si esibisce in brani musicali del tutto fuori dal mondo, scendendo dal palco e coinvolgendo continuamente il pubblico.

Finita l’esibizione, Gene Gnocchi viene premiato dal sindaco Enrico Piergallini, anche quest’ultimo vittima delle esilaranti battute del comico emiliano. Il sindaco lo elogia identificandolo come un “accumulo di cose, volutamente fatte male, ma tutte fatte magistralmente”.

I due presentatori ricordano poi l’aspetto umanitario alla base del Festival, ringraziando quelle autorità che hanno devoluto il costo del biglietto a favore dei bambini del Saharawi, da anni ospitati a Grottammare.

Si esibiscono poi, la vincitrice della scorsa edizione di Cabaret amoremio, Elena Ascione che racconta la sua vita quotidiana alle prese con gli stressanti lavori domestici, poi si esibisce il gruppo dei buffi e giocosi “Corsari della Polka” che, tra irriverente musica country e ballo liscio, riescea creare un clima del tutto bizzarro e paradossale.

La vera sorpresa della serata però la regala il famoso comico nostrano Neri Marcoré, osannato dal pubblico presente, soprattutto per il suo recente impegno in “Risorgimarche”, la manifestazione organizzata per far rinascere il nostro territorio mutilato dal terremoto. E’ stato il direttore artistico Savino Cesario a volere la presenza di Marcoré sul palco del Cabaret, come simbolo di rinascita che parte direttamente dall’interno delle Marche. Il comico di Porto Sant’Elpidio intepreta il suo personaggio Pepo, cantando le sue celebri canzoni in dialetto fermano.


Quando la serata giunge ormai al termine, arriva il momento delle premiazioni.

Stefano Fabrizi annuncia la vincitrice del premio della stampa, la fermana Laura Marcolini, che riceve il la targa da Ezio Parro.

Il vincitore della 33ima edizione di Cabaret, amoremio viene annunciato invece dal Sindaco Piergallini, dall’assessore Simone Splendiani e dal presidente di Giuria. A ricevere la targa e l’assegno da 1000 euro, però, è nuovamente la comica Laura Marcolini, che lascia a bocca asciutta gli altri validi concorrenti esibitisi insieme a lei.