Foto e video di Alessandro Foschi

GROTTAMMARE – Nella serata del 4 agosto ha avuto luogo a Grottammare, al Parco delle Rimembranze la prima serata di “Cabaret, amoremio!”, edizione 2017 targata dal direttore artistico Savino Cesario. Uno show di tre ore e mezza, molto apprezzato dai numerosi presenti nonostante il caldo torrido.

La rassegna è stata aperta con due filmati per omaggiare due mostri della comicità: Totò (a 50 anni dalla scomparsa) e Paolo Villaggio (scomparso recentemente e ospite a Grottammare diverse edizioni fa). Il palco è stato allestito, volutamente, come un cantiere per non dimenticare le conseguenze del sisma 2016 che ha colpito le Marche ma nello stesso tempo anche per mostrare la voglia di ripartire e rilanciare l’intero territorio.

Casciari e Germani alle prese con Don Giorgione a Grottammare, 4 agosto

Conduttori della serata sono stati Mauro Casciari, ex “iena”, e e dalla nota imitatrice Gabriella Germani. I due hanno dimostrato una buona compatibilità, spalleggiandosi a vicenda e pungendo spesso i ‘potenti’ della politica italiana ed estera: da Renzi alla Raggi per passare a Donald Trump e Giorgia Meloni. Tutto in chiave ironica naturalmente. All’introduzione della rassegna è intervenuto anche ‘Don Giorgione’ (Andrea Di Marco): un prete molto particolare, scorretto e anomalo che ha divertito, non poco, i presenti e ‘disturbato’ più volte i conduttori.

A contendersi il Festival dell’Umorismo, e il premio da mille euro, sono sei cabarettisti in erba. Dovevano essere in sette ma per un grave problema familiare, Hermes & Titina hanno dovuto rinunciare all’ultimo minuto. Oltre al premio assegnato dalla giuria (composta anche da un’abbonata estratta a sorteggio, Laura Minnetti di Terni), c’è anche il premio della critica (il miglior artista scelto dai giornalisti presenti in platea).

Si sono esibiti Laura Marcolini (nei panni di una esilarante anziana maceratese), Marco Ferrari (alle prese con giochi di parole rivisti in maniera comica), Stefano Santomauro (ha mostrato gli effetti della tecnologia, Iphone e smartphone, nella vita di tutti i giorni), Davide Spadolà (alto 1.94, ha raccontato alla platea i suoi ‘problemi’ di altezza), Ruben Spezzati (insegnante ‘particolare’ di latino) e Yuri Primavera (maestro di Kung Fu, di madre cinese e padre siciliano). Concorrenti bravi che hanno divertito il pubblico presente. Chi è andato oltre al tempo prestabilito per l’esibizione, è incappato nel video/ammonimento di Fantozzi, la celebre considerazione della corazzata Kotiomkin (altro omaggio al comico ligure Paolo Villaggi, scomparso qualche settimana fa). Per la vittoria finale, dalle reazioni del pubblico, sono favoriti specialmente in tre.

Durante la rassegna è stato ricordato che il Festival dell’Umorismo è dedicato anche al popolo Sahrawi (profughi aiutati dal Comune) e al termine della serata c’è stata la possibilità di effettuare delle donazioni per aiutare questa povera gente e i loro bambini.

Spazio anche alla musica con l’esibizione del maestro Silvano Belfiore e della cantante Sally Morricone che hanno omaggiato Totò suonando e cantando un paio di noti brani del comico napoletano.

In scena, poi, è andato David Anzalone “handicappato e carogna”in arte Zanza, convive con una tetraparesi spastica e ha fatto del suo handicap una materia per creare cabaret. David è il primo vero comico disabile italiano, oltre ad essere un bravissimo attore. Infatti ha strappato alla folla risate e applausi per il suo dissacrante umorismo, molto apprezzato, che vuol essere anche un messaggio positivo per come affrontare le sventure della vita.

Paolo Cevoli a Grottammare, 4 agosto

E’ stata poi la volta del primo ospite, e che ospite: sul palco è salito Paolo Cevoli. Il noto comico (conosciuto da molti per il famoso assessore Palmiro Cangini di ‘Zelig’) ha divertito la platea raccontando aneddoti sulla sua brillante carriera sfruttando le sue origini romagnole per fare una comicità esilarante. Lodi alla “ignorantezza” (così definita dallo stesso artista) che accomuna, a parere del cabarettista, Emilia Romagna e Marche.

Arancia d’Oro consegnata a Maurizio Battista, 4 agosto

Infine il piatto forte della serata: la consegna dell’Arancia d’Oro a Maurizio Battista (famoso comico di Roma, di casa da tantissimi anni in Riviera) da parte del sindaco Enrico Piergallini, ‘pungolato’ simpaticamente da conduttori e dallo stesso Battista per la sua parlantina: “Sembri Cristiano Malgioglio”.

Il primo cittadino ha letto la motivazione del premio: “Per aver saputo imporre, in quarant’anni di carriera vissuta sui principali palchi teatrali e televisivi nazionali, la sua comicità genuina, ispirata dalla realtà quotidiana, a presa diretta sul vero, capace attraverso l’eccesso e la deformazione di rivelare gli aspetti grotteschi, divertenti e terribili della vita, proponendo al di là della ristata un’interpretazione critica dell’Italia in cui viviamo”.

Il cabarettista romano ha scherzato sulla consegna, affermando: “Nel 1997 mi avete cacciato e ora mi premiate. Qualcosa non quadra. O vent’anni fa non capivate niente oppure è oggi che non ci capite una mazza. Enrico (n.d.r. riferito al sindaco Piergallini) è il tuo primo mandato da primo cittadino? Dopo questo premio credo che sarà l’unico”.

L’esibizione di Battista è stata come ascoltare un amico di famiglia che ti racconta gioie e sventure della vita. Roma appare sempre nei racconti e così non può che essere. “Romano lo sei sempre, ovunque vai” afferma il comico narrando di episodi esilaranti e sulle differenze di ‘stile’ fra Roma Nord e Sud. Il popolo di Roma, quello che trovi tutti i giorni sulle strade o ai bar, vero artista di mondo dalla battuta facile, piccante e sincera.

Battista è di casa in Riviera e ha ricordato i viaggi con la Pandina rossa sulla Salaria per raggiungere il Piceno (molto spesso il Misus di Porto d’Ascoli gestito allora dai fratelli Giudici). “La gente che mi vedeva in strada mi urlava ‘dai dai che ce la fai’, come si fa ai ciclisti”. Ironie sulla vita personale: “Ho avuto tre mogli, non so dire di no e si vede infatti”. Il 3 agosto il cabarettista ha festeggiato il compleanno della figlia (un anno) e ha raccontato spassosi aneddoti a riguardo.

Applausi e risate continue per uno spettacolo che lo stesso Battista vorrebbe che non finisse mai. Cala il sipario, a fine esibizione, sulla prima serata di ‘Cabaret, amoremio!’. C’è già grande attesa per il gran finale del 5 agosto.