SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La conferenza stampa che oggi ha visto l’opposizione fare fronte unito contro il “project” della piscina “Gregori” è di certo un evento sui generis e destinato a far discutere: raramente infatti, finora, si sono visti tutti quegli esponenti di minoranza convergere tanto fortemente sul medesima posizione politica. Eccezion fatta, forse, per il “caso Gabrielli” che portò alla rimozione del Presidente del Consiglio in primavera. In quel caso, però, c’erano in ballo anche valutazioni “personali” sul ruolo, senza contare poi il cambio di rotta effettuato, all’ultimo momento, da Articolo Uno che, al momento di “convalidare” la cacciata del forzista, si astenne.

A parte l’inconsueta partnership messa in piedi per l’occasione, la conferenza stampa del 4 agosto potrebbe far discutere anche per un altro aspetto. Stiamo parlando dell’assenza di Marco Curzi, neoeletto presidente della commissione Lavori Pubblici (che si occupa principalmente del tema project) con i voti determinanti della maggioranza, circostanza che ha fatto storcere più di un naso fra le file dell’opposizione con Giorgio De Vecchis che nell’ultima commissione (in cui si è eletto il vice di Curzi nell’organo) ha criticato pesantemente sia le votazioni che, in generale, l’espressione dell’opposizione nella commissione stessa.

D’altronde il ruolo dello stesso Curzi è abbastanza particolare. E da diversi mesi. Fuoriuscito dopo poco da Rinnovamento e Progresso, lista con cui era stato eletto, il consigliere è passato con i socialisti pur non potendo tecnicamente rappresentare il partito in Consiglio, per via dell’articolo 8 del regolamento dell’assise sambenedettese che non permette a un solo consigliere di formare un nuovo gruppo (circostanza che invece ha permesso a Perazzoli di formare con Flavia Mandrelli il gruppo di Articolo Uno, costituitosi validamente nonostante, poi, la consigliera sia rimasta da sola). Da quel momento la posizione del consigliere è stata piuttosto chiacchierata e, a seconda degli eventi (e talvolta dei voti o non voti espressi dal consigliere in assise) il suo ruolo ha assunto i connotati di una “fisarmonica” a volte tendente verso l’opposizione, a volte verso la maggioranza che, in ogni caso, “regalandogli” la presidenza della commissione Lavori Pubblici un segnale forte lo ha dato.

Proprio la particolare, e curiosa se vogliamo, situazione in cui si trova l’ex “braccio destro” di Perazzoli lo rende legato a un forza politica e contemporaneamente a essa slegato da aspetti tecnici (seppur, anche su questo discorso, si potrebbero fare molte valutazioni sul “divieto di mandato imperativo”). Particolare poi, anche la presenza, alla conferenza stampa sulla piscina, del segretario dei socialisti Umberto Pasquali, che i suoi dubbi ( e più d’uno) li ha espressi riguardo al project. Ma è una presenza destinata a passare inosservata perché, a far notizia, sono quasi sempre le assenze.