GROTTAMMARE – È il festival dell’umorismo più longevo d’Italia, un’istituzione irrinunciabile dell’estate grottammarese. E quest’anno, a partire dalla scenografia tematica, sarà a tutti gli effetti “un cantiere della risata beneaugurante”, come lo definisce il nuovo direttore artistico Savino Cesario.

Stasera 4 agosto e sabato 5, a partire dalle 21.30, si terrà al Parco delle Rimembranze il gran galà finale del Festival Nazionale dell’Umorismo,  produzione del Comune di Grottammare – Assessorato alla Formazione e ai Talenti, con la collaborazione di Amat e dell’associazione Lido degli Aranci.

Cabaret Amoremio! dopo 33 anni di onorata carriera cambia pelle, senza però dimenticare la mission di scovare i migliori talenti della comicità nazionale, né le difficoltà attraversate di recente dal territorio che lo ospita. Mai come quest’anno c’è bisogno di ridere, e qui Grottammare gioca il suo asso nella manica.

“La 33^ edizione si presenta con una veste rinnovata, consona al cambio di direzione: un nuovo direttore artistico, una nuova scenografia e 2 nuovi presentatori – sottolinea il sindaco Enrico Piergallini – Se vedete i personaggi presenti, noterete che tutti quelli del palinsesto televisivo e diversi format convergono qui, a Cabaret Amoremio!, dando origine a un ‘prodotto’ che si può vedere solo a Grottammare. È una sorta di raduno della comicità nazionale. A Grottammare negli ultimi anni la stagione culturale non si concede lussi, il Cabaret è il nostro ‘abito migliore’, un biglietto da visita a cui teniamo. Un ringraziamento va agli enti e alle aziende che hanno accompagnato il Comune a realizzare questa iniziativa: Ezio Parro della Linergy di Acquaviva Picena, la Regione Marche e la Camera di Commercio di Ascoli Piceno, PicenAmbiente, Amat, l’Associzione Lido degli Aranci, Fiorella Fiore e tutto l’Ufficio Cultura”.

Le serate saranno condotte per la prima volta dalla “ex iena” Mauro Casciari e dalla nota imitatrice Gabriella Germani, che si esibirà anche con i suoi cavalli di battaglia, dalla Meloni alla Raggi, dalla Ferilli alla Bellucci. Calcheranno un palco immerso in un cantiere pubblico, per simboleggiare la ricostruzione di un territorio devastato dal sisma. Un messaggio importante che permea uno spettacolo per ridere e riflettere, e si concretizza dall’idea originale dello stesso direttore artistico Cesario con il progetto della giovane scenografa Valentina Branella.

Sette i comici in gara, omaggi a Totò per il cinquantenario della morte e a Paolo Villaggio, diversi grandi ospiti attesi, come Silvano Belfiore, che firma anche la colonna sonora, e Claudio Fois, entrambi “rubati” al “Paese delle Meraviglie” di Crozza. Ospite fisso anche il cabarettista Andrea Di Marco, e poi ancora, saranno presenti Paolo Cevoli, David Anzalone e l’“Arancia d’oro” Maurizio Battista (4 AGOSTO), l’attore e comico Paolo Ruffini, Franco Rossi e i Corsari della Polka, la vincitrice del 2016 Elena Lia Ascione e l'”Arancia d’oro” Gene Gnocchi (5 AGOSTO).

“Il Comune ha finanziato il festival con un contributo di circa 38 mila euro. Questi grandi artisti non sarebbero venuti se non avessero avuto un rapporto amichevole con il direttore artistico – spiega il sindaco – Il biglietto per partecipare ad entrambe le serate costa 40 euro, il prezzo che ne avrebbe una soltanto e con un solo artista. Facciamo uno sforzo per mantenere i prezzi ‘popolari’. Le prevendite sono state leggermente meno vivaci di quelle dell’anno scorso, ma ciò si lega a un momento di ripensamento verso il cabaret che interessa l’Italia da un po’ di tempo. Nella prossima stagione, programmi televisivi di successo come Zelig, Eccezionale Veramente e Colorado forse non saranno riconfermati”.

Il digitale ruba terreno agli spettacoli dal vivo. In più, adesso, qualcuno potrebbe considerare la riflessione sul terremoto solo un pretesto per il festival. Ma qui, Cesario non ci sta.

“È proprio nei momenti di emergenza che una persona deve essere alleggerita dai carichi e bisogna intervenire – ribadisce il direttore artistico – Noi speriamo veramente che per qualche ora, sul nostro palco, si pensi solo a ridere e tutti possano essere spensierati”.

Il territorio sta a cuore anche a Ezio Parro, l’imprenditore veneto che quest’anno ha sposato la causa sostenendo il festival: “A Grottammare sono un ‘rifugiato del nord’ e da 13 anni seguo con piacere Cabaret Amoremio, fatto molto bene e ancora sottovalutato nel panorama italiano -spiega l’AD della Linergy – Le imprese devono dare qualcosa al territorio nel quale operano. Conoscendo i problemi in cui versano oggi le amministrazioni locali, ho deciso di dare il mio contributo e mi sono fatto avanti perché credo che le aziende debbano avere un ruolo sociale, non sono soltanto delle produttrici di qualcosa”.

Qui dovremmo farci qualche domanda. “Se avete domande stupide, fatele – scherza la Germani in conferenza, imitando Valeria Marini – così le mie risposte sembreranno intelligenti”.

In Italia facciamo anche cose stupide. Ruolo sociale? “Ma mi faccia il piacere!”, risponderebbe Totò.

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