SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Anche Paolo Perazzoli entra nel merito della questione Piscina. Dopo che nelle ultime settimane il project scelto dall’amministrazione per la struttura comunale ha fatto discutere fra le file dell’opposizione (ma che probabilmente si discuterà e voterà a settembre in assise) che, specie con De Vecchis ha fatto sentire forte la sua voce (e non solo in senso figurato CLICCA QUI) anche l’ex sindaco decide di entrare nella “mischia” delle discussioni attorno al progetto.
“Mi è sembrato di capire che attorno alla questione ci siano degli aspetti di urbanistica e procedurali da approfondire seriamente” esordisce l’ormai ex consigliere, che punta il dito su un aspetto poco “spolverato”, diciamo così, in queste settimane. “Sul discorso della piscina e del project ci sono poi delle valutazioni importanti da fare sui costi sociali. La struttura è frequentata anche da persone disabili” spiega Perazzoli “e quando si dice che la struttura pesa sulle casse comunali per 125mila euro all’anno, spero vivamente che non si mettano i disabili in queste cifre”.
Il politico poi passa a una valutazione per “paragoni” mettendo in parallelo il project-piscina con la finanza di progetto scelta per un’altra struttura comunale: il Palacongressi, definito da Perazzoli “un esempio da cui imparare visto che la gestione lì, adesso, è quella che è”. L’ex sindaco, che ha avuto a che fare con la struttura e il suo difficile completamento, prima che la questione project financing abbracciasse e coinvolgesse sia l’amministrazione Martinelli che quella Gaspari, mette tutti in guardia: “Anche per il Palacongressi (ora Palariviera n.d.r.) si era partiti con l’intenzione di salvaguardare la destinazione congressuale (si parlava ai tempi di turismo congressuale addirittura) e invece oggi è solo un cinema multisala”.
E se in qualche modo per il Palacongressi Perazzoli non si può dire felice della scelta project (“magari era meglio continuare sulla strada che tracciò la mia amministrazione che portò 60mila visitatori alla mostra su Leonardo Da Vinci“), altri dubbi li mostra pure sui vantaggi economici: “Sicuramente affidando la piscina ai privati si migliorerebbero certe efficienze ma i vantaggi economici pianificati dai proponenti, fra cui quelli derivanti da un ristorante, sono solo sulla carta e tutti da verificare. Quanti ristoranti erano previsti anche all’attuale Palariviera e quanti hanno chiuso i battenti in questi anni?” la chiosa finale dell’esponente di Articolo Uno.
Sempre sull’argomento piscina, poi, per domani è prevista una conferenza stampa dei capigruppo d’opposizione (probabilmente saranno presenti De Vecchis, Di Francesco, Mandrelli e Domenico Pellei).
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Da quello che si è letto finora nessuno ha tirato in ballo disabili o abili, bianchi o neri, cristiani e non cristiani, semplicemente cittadini che coprono con le proprie tasse i costi di gestione. Argomentazione pretestuosa, caro Paolo, la tua. Per il paragone spero proprio che il project della piscina si discosti molto dal Palacongressi: vogliamo parlare delle caratteristiche acustiche di quest’ultimo? Della fruibilità? Della coordinata politica di attrazione dell’attività congressuale? Delle ricadute economiche di un’opera progettata male e costruita peggio? Meglio di no. Per quanto riguarda negozi ed attività commerciali inserite nella piscina anche io ho seri dubbi sulla… Leggi il resto »
La presentazione di un project almeno ha rimosso “l’acqua stagnante” in cui era la piscina negli ultimi anni. Ognuno porta i propri interessi e questo non potrà che tradursi in una sintesi per la realizzazione del progetto. Certo è che se non ci fosse De Vecchis a fare una precisa e puntigliosa opposizione avremmo di nuovo il medioevo gaspariano. Si è ancora in attesa del progetto della Cogese o del Pool che arrivano tardi rispetto alla concorrenza.
Ma Lei che è così informato, come può affermare quei numeri 25 … 15 : mica si sta giocando a tombola !!!
Chiedere chiarezza negli intenti sui punti cardine del progetto mi sembra lecito e non ridicolo come dice lei..!!
L’autolesionismo del PD o dei suoi ex rappresentanti è sbalorditivo… Come possono tirare in ballo una struttura mal realizzata come il Pala Riviera, dato ad altri per la gestione dello stesso… Ma perché non riusciamo mai ad imparare dagli errori già commessi? Capisco le società sportive che si lamentano del possibile Project Piscina, hanno paura di eventuali aumenti, anzi sicuri aumenti degli affitti, ma questo sta nelle regole dell’economia, domanda/offerta. Qui potrebbe intervenire l’amministrazione e definire un prezzo equo per tutte le parti. L’idea di indebitarsi per costruire una struttura, dai dati attualmente in perdita, non mi fa impazzire. Un… Leggi il resto »