ANCONA – La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Angelo Sciapichetti, ha deliberato di impugnare il decreto 7 dicembre 2016 del Ministero dello Sviluppo Economico, che fissa il disciplinare per il rilascio e l’esercizio dei titoli minerari su prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale.

“La Corte costituzionale – ricorda Sciapichetti – ha già dichiarato l’illegittimità costituzionale, per non essere state adeguatamente coinvolte le Regioni, della norma contenuta nel d.l. n. 133 del 2014, in base alla quale il decreto ministeriale impugnato è stato adottato. Sempre la Corte costituzionale ha recentemente annullato il decreto del 25 marzo 2015, che è stato sostituito da quello che oggi abbiamo deciso di impugnare. La nostra attenzione su questo versante rimane alta, per questo adottiamo tutte le iniziative, anche processuali, dirette a tutelare le prerogative della Regione Marche sulle iniziative di ricerca e sfruttamento di idrocarburi sul nostro territorio. Quando ci sono attività che impattano sull’ambiente, sul paesaggio, sull’economia turistica del nostro territorio, vogliamo dire la nostra. Non siamo per i no senza se e senza ma, tuttavia quando la legge lo prevede, e questo dice la Corte costituzionale, vogliamo essere coinvolti nelle scelte e messi in grado di esprimerci, dopo gli opportuni approfondimenti”.

L’annullamento del decreto potrebbe determinare lo stop delle richieste di nuovi permessi e concessioni fino a quando i contenuti di un prossimo decreto non siano concertati tra lo Stato e le Regioni.