MARTINSICURO – “Vi taglio la testa”, “Vi brucio qui dentro”, “Non vi faccio vivere”. Sono solo alcune delle minacce con cui un 48enne di Martinsicuro terrorizzava sistematicamente la compagna e i tre figli minori. L’uomo non si fermava, purtroppo, solo alle parole: era solito alzare pesantemente le mani contro la convivente picchiandola con grande violenza, anche davanti ai bimbi. Le botte non si erano fermate nemmeno durante le gravidanze della donna tanto che, a causa dei colpi ricevuti, in un’occasione la vittima aveva avuto anche un aborto. Una vita di inferno a cui i quattro erano sottoposti quotidianamente, per giunta l’uomo si rifiutava di sostenere economicamente la famiglia, non preoccupandosi di trovarsi un’occupazione stabile preferendo l’alcol e il gioco d’azzardo online dove spendeva solitamente tutti i guadagni della donna. In più di una circostanza, completamente ubriaco, aveva terrorizzato i figli minori per futili motivi e in un’occasione aveva rotto, per un scatto di rabbia improvviso, un televisore e una consolle dei piccoli ricevuta in regalo dalla madre. La vittima, qualche tempo fa, era stata anche colpita violentemente in pieno volto con un computer portatile e si era vista costretta a ricorrere alle cure in ospedale. Ai sanitari, però, la donna, temendo per l’incolumità propria e per quella dei tre figli, aveva raccontato di aver sbattuto accidentalmente contro una finestra di casa. L’uomo non si limitava alle violenze in ambito domestico: nutrendo profondo odio per l’ex compagno della sua convivente, si era introdotto con uno stratagemma nell’abitazione dell’uomo minacciandolo prima di morte e poi prendendolo a pugni in faccia. Nell’occasione, a causa dei colpi subiti, il malcapitato riportò una prognosi di 20 giorni.

Soprusi, minacce e violenze sono andati avanti per mesi e alla fine la vittima, in preda a continui stati d’ansia, non ce l’ha fatta più e ha trovato il coraggio di recarsi in caserma e raccontare tutta la triste vicenda ai carabinieri.

Così, dopo una breve indagine, i militari della stazione di Martinsicuro, diretti dal luogotenente Antonio Romano e coordinati dal maggiore Emanuele Mazzotta della compagnia di Alba Adriatica, hanno arrestato il 48enne in applicazione di una misura cautelare in carcere emessa dal gip di Teramo. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato trasferito nel carcere teramano di Castrono, la donne e i tre figli minorenni sono stati, invece, affidati a una casa famiglia in una località protetta.