GROTTAMMARE – Appuntamento con il teatro e la grande tragedia nella splendida cornice del giardino del castello al Paese Alto di Grottammare. Da martedì 1 a giovedì 3 agosto dalle 21.30 si terrà la rappresentazione del capolavoro di Sofocle Edipo Re (Di sera in s’era), in 3 diverse varianti, a cura e con la partecipazione del regista e attore Vincenzo Di Bonaventura e degli allievi dell’Officina Teatrale “La macchina attoriale”.

Gli attori della scuola insieme al maestro Di Bonaventura stupiranno ed incanteranno il pubblico facendolo riflettere sull’importanza e sulle potenzialità della macchina attoriale e sulle possibilità offerte dal teatro della testimonianza e del testimone.

L’evento è patrocinato dal Comune di Grottammare e realizzato in collaborazione con il TeatrLaboratorium Aikot 27 e l’associazione culturale Blow Up.

Ingresso 5 euro.

Presentazione
La rivoluzione scenica nostra è materia di discussione, mai sufficientemente percorsa, mai colta nel suo apparire.

EDIPO è la guida che manca a se stesso, decide di essere per non sembrare, ma è la cosa che gli riesce peggio.

Quando la verità è pura macchina di sortilegi, i sortilegi sono risorse impeccabili quanto inutili. Un delitto ha il volto di un re ucciso, di un figlio abbandonato, di un Dio crudele, di un fato stabilito, il delitto coglie le comunità e le disperde in opinioni controverse, il delitto si nutre di confusione coatta.

Il colpevole è dentro le cinta della città perduta, il colpevole è il giudice approssimato, come il boia designato, la colpa è un autentico esemplare delittuoso.

Scenicamente prova un’audacia drammaturgica nel proporsi immediato, in predicato di ricerca della verità attraverso l’ira, attraverso l’esproprio del teatro classicheggiante, reinvestendo sull’uso della lingua del mondo avvezza ad essere testimone sonoro è magnifico del dire, parlando, e del parlare dicendo.

Finalmente si può discorrere della vita sulla vita, che trasfigura lo scritto nel trascritto, cioè nell’avvento dell’uso della parlata madre, unica vera testimone del già detto.