ASCOLI PICENO – La Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, nell’ambito di una complessa indagine di polizia giudiziaria in materia di reati fallimentari, denominata Last day, coordinata  dal Procuratore della Repubblica di Ascoli Piceno Umberto Monti, ha dato esecuzione il 25 luglio a diverse perquisizioni nei territori  delle province di Ascoli Piceno e Teramo nonché ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali emessa dal G.I.P. di Ascoli Piceno Annalisa Giusti, con la quale è stata applicata la custodia cautelare in carcere nei confronti di un responsabile (A.L. di anni 66, residente nella provincia di Teramo) ritenuto il dominus di un sistema che da alcuni anni perpetrava illecite condotte di bancarotta fraudolenta.

Le attività investigative svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria hanno consentito infatti di individuare un collaudato sistema attraverso il quale lo stesso, in qualità di amministratore di diritto e poi di fatto, sin dagli anni ’90 era dedito costituire società di capitali operanti nel settore dell’abbigliamento che puntualmente venivano poi fatte fallire attraverso le classiche condotte della bancarotta fraudolenta.

Le tre società sulle quali si è accentrata l’attenzione dei militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Ascoli Piceno sono tutte fallite per le stesse cause, rappresentate dallo stato di insolvenza determinatosi a causa di enormi debiti maturati nei confronti dell’erario per imposte non versate e nei confronti dell’Inps per contributi, anch’essi non versati, che complessivamente ammontano a oltre 15 milioni di euro.

Le compagini sociali sono sempre state rappresentate da soggetti riconducibili alla più stretta cerchia familiare dell’amministratore di fatto, ove il vincolo di parentela è stato utilizzato al fine di meglio gestire le vicende aziendali, garantendone così una maggiore impermeabilità rispetto a possibili dissidi e dissensi sulle scelte di gestione.

Nell’ambito dell’operazione odierna sono stati sottoposti a sequestro preventivo i beni aziendali e la totalità delle quote societarie dell’ultima società costituita operante in provincia di Ascoli Piceno. Contestualmente è stato però nominato da parte del Tribunale di Ascoli Piceno un custode giudiziario con la finalità di garantire i livelli occupazionali e l’operatività aziendale.