GROTTAMMARE – Al Festival nazionale dell’umorismo “Cabaret, amoremio!” la solidarietà è di casa. Anche per l’edizione numero 33 (4 e 5 agosto, Parco delle Rimembranze), l’amministrazione comunale di Grottammare rilancia la campagna di solidarietà “Sorrisi nel deserto”.

Tra un concorrente e una risata, tra un ospite e un siparietto comico, i presentatori, l’imitatrice Gabriella Germani e l’ex Iena Mauro Casciari, ricorderanno le condizioni di vita del Popolo Saharawi, a cui la Città di Grottammare è legata da un Patto di amicizia, e gli obiettivi della campagna di solidarietà “Sorrisi nel deserto” abbinata al Festival.

Con Sorrisi nel deserto, le autorità invitate alla manifestazione hanno l’occasione di sostenere il Progetto di cure e accoglienza sanitaria rivolto ai bambini del popolo Saharawi profugo nel deserto del Sahara, versando il corrispettivo del biglietto di ingresso.

“Da tempo l’amministrazione comunale di Grottammare promuove progetti che sostengono le popolazioni più deboli, afflitte dalla povertà o funestate dalla guerra – si legge nell’invito del Sindaco Piergallini, partito in questi giorni all’indirizzo di enti e istituzioni -. Pensiamo che anche la cultura possa dare il proprio contributo e che i rappresentanti delle istituzioni e della politica possano per primi impegnarsi in questa iniziativa. In questo modo, la cultura potrebbe nuovamente essere un veicolo di pace e di solidarietà tra gli uomini”.

Il legame tra la Città di Grottammare e il Popolo Saharawi si rinnova annualmente dal 1999, accogliendo un gruppo di bambini affetti da gravi patologie, provenienti dalle tendopoli saharawi: 17 sono arrivati i primi di luglio e sono assistiti dai volontari legati alla onlus Rio de Oro.

La campagna “Sorrisi nel deserto” è abbinata al Festival dell’umorismo dall’anno 2008. Costituisce uno dei modi con cui il comune di Grottammare veicola presso l’opinione pubblica la causa di un Popolo che attende da decenni di rientrare nei territori di origine (litorale occidentale dell’attuale Marocco) per conseguire l’indipendenza. Il Popolo Saharawi vive profugo nel deserto saharariano algerino da più di quarant’anni.

I fondi raccolti negli anni attraverso la campagna “Sorrisi nel deserto”: 2008=1276 €, 2009=1283 €, 2010=1254 €, 2011=1280 €, 2012=1410 €, 2013=1505 €, 2014=2022 €, 2015=2070 €; 2016=1520,84 €