SAN BENEDETTO – Prosegue l’inesorabile successo delle serate dedicate al cinema nel geniale Festival al parco Karol Wojtyla: San Benedetto Film Fest.

Una straordinaria prima edizione che vede un interesse crescente, vivo, partecipe ed una grande ed assidua partecipazione del pubblico, protagonista delle serate come giuria popolare nella valutazione dei corti e dei lungometraggi in proiezione.

Entusiasti sono anche i giurati che hanno visionato e scelto i lavori da promuovere alla proiezione nel festival, lavori arrivati da tutto il mondo, che hanno stupito e che sono stati una preziosa prova della visibilità e della rilevanza del San Benedetto Film Fest.

Per la terza serata del Festival, venerdì 28, l’appuntamento con il cinema d’autore propone:

  • ore 21.15, Polis Nea di Pierluigi Ferrandini

SINOSSI: 2037, Polignano a Mare, una gemma del Sud Italia. La maggior parte della sua popolazione è ormai costituita da stranieri, al punto che l’Inglese è la lingua più parlata e perfins il nome della piccola città è stato trasformato in Polineano. In un caldo giorno primaverile, la vita di una famiglia inglese, che possiede una delle più belle case della città vecchia, viene scossa dall’arrivo di un vecchio del posto, seriamente malato di Alzheimer, seguito da suo nipote. Il bambino scopre presto che quella meravigliosa casa, di cui non aveva mai neanche sentito parlare, era una volta appartenuta a suo nonno.

  • ore 21:45 Bandidos e Balentes – Il codice non scritto di Fabio Manuel Mulas

SINOSSI: Sardegna anni ’50…il film racconta episodi ambientati in un paese non definito dell’entroterra, legati alla faida ed al banditismo di quegli anni. In un susseguirsi di colpi di scena, si passa da fatti di vita quotidiana dell’epoca, a scene che descrivono alcuni sequestri avvenuti in quel periodo. Attraverso il racconto, ci si immerge in una natura spettacolare, dove i monti dell’entroterra la fanno da padrone, dove i rifugi dei banditi sono le domus de Janas ed i classici Pinnettus. La figura della donna legata al matriarcato, ha un ruolo importante, infatti tutto ruota attorno alla figura di Mintonia, vedova e madre di Angheledda e Bobore con i quali da l’avvio alla faida . Lei stessa infatti è vittima di tale piaga, avendo perso marito e figlio per mano di alcuni banditi. Il finale aperto lascia al pubblico una libera interpretazione e riflessione sull’atteggiamento di Mintonia e del figlio Bobore che ad un certo punto prendono una decisione che stravolgerà la loro vita.

Questo festival nasce da un prezioso lavoro di squadra tra: l’Associazione Antoniana Eventi, dal presidente Nazzareno Splendiani ai vari componenti come Tarcisio Bastarelli, Giorgio Fede, Paolo Varese, e la Compagnia Teatrale Gli O’Scenici, nella persona del Regista Marco Trionfante.

L’ingresso è gratuito e per chi volesse, alle 19.15 sarà servita un’Apericena a cura dell’associazione Antoniana Eventi.