SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ passata appena una settimana da quando l’assessore Andrea Assenti ha svelato il progetto da 3 milioni per la piscina comunale. Un progetto che già in commissione ha fatto già discutere, soprattutto fra le file della minoranza, e che torna prepotentemente a farlo in queste ore.

DE VECCHIS: “CARICO URBANISTICO EVIDENTE”.Tra i più critici fin dall’inizio c’era Giorgio De Vecchis che oggi torna alla carica puntando il dito sugli aspetti urbanistici del project, sui quali il leader di Ripartiamo da Zero solleva diversi dubbi. “Il project della piscina viene presentato come un intervento tecnicamente definibile a parità di superfici di utilizzazione fondiaria” spiega il politico “ma in realtà oltre 500 mq di superfici considerate, sono di altezza inferiore ai 2, 50 metri e perciò mancanti dei requisiti igienico sanitari e quindi non possono essere considerate superfici utili. All’occhio il carico urbanistico è evidente” prosegue De Vecchis che nei fatti sembra mettere in discussione quanto asserito da Assenti che proprio in commissione a scorsa settimana asseriva che il progetto non avesse bisogno di una variazione al Piano Regolatore.

DUBBI PURE SUI NEGOZI E IL BAR. Tutto qui? Neanche per sogno. De Vecchis continua a elencare infatti gli aspetti del progetto che, a suo avviso non vanno.  E la lista è ancora lunga. “Il prg non ammette che nelle zone adibite a attività sportive vengano realizzati ristoranti o attività commerciale” continua il consigliere che mette in dubbio pure la copertura invernale per i campi da tennis che, nel progetto, si realizzerebbe tramite le classiche strutture “gonfiabili”. “La giurisprudenza ha sempre ribadito che una struttura pressostatica anche se utilizzata per un solo periodo dell’anno, costituisce a tutti gli effetti una costruzione” mette in guardia De Vecchis “e invece questo aspetto è stato messo su tutte le tavole del progetto ma non partecipa alla definizione del quantitativo di superfici ammissibili.”

“NON SOLO PROBLEMI DI URBANISTICA”. Insomma dal punto di vista urbanistico per De Vecchis i problemi sarebbero parecchi, ma non solo da quel punto di vista. Il consigliere infatti rincara la dose: “La fattibilità economica e i mancati benefici per l’ente (ricordiamo che la piscina andrà in gestione ai privati per un periodo che oscillerà fra i 30 e i 45 anni n.d.r.) saranno i prossimi aspetti di cui mi occuperò” prosegue il politico che chiosa infine: “Una buona maggioranza capirebbe subito che questo progetto non è perseguibile”.

PURE IL PD PREPARA L’OFFENSIVA. In ogni a caso la commissione Lavori Pubblici  rimetterà sul piatto il discorso piscina martedì prossimo, quando una nuova riunione andrà in scena all’ora di pranzo. Tutto questo mentre anche il Pd prepara battaglia sul fronte: “Stiamo studiando la questione e a breve indiremo una conferenza stampa” confessa Antimo Di Francesco proprio oggi “nel frattempo sembra evidente da una prima occhiata che abbiamo dato al progetto come i carichi urbanistici siano effettivamente eccessivi”.