RIPATRANSONE – Da quasi due mesi il Commissario Prefettizio si è insediato a Ripatransone dopo il mancato quorum alle elezioni comunali di giugno.

Antonio De Angelis e Roberta Capocasa (progetto Paese-En Marche) mandano un messaggio al Commissario: “Auguriamo buon lavoro alla signora Commissario Prefettizio che ha iniziato il suo lavoro a Ripatransone. Confidiamo, anzi siamo certi, che una volta acquisiti i doverosi accertamenti e acquisite le dovute prese di conoscenza, questa fase iniziale di studio porterà a quei risultati concreti che sono mancati negli ultimi anni in tutti i settori della pubblica convivenza”.

I politici aggiungono: “Riteniamo perciò necessario che il Commissario allarghi la cerchia dei suoi interlocutori e non limiti la sfera della sua indagine conoscitiva a coloro che sono stati nel passato, più o meno recente, gli autori dell’attuale situazione di degrado civico, materiale e morale fino alla palese sfiducia nelle istituzioni”.

De Angelis e Capocasa affondano il colpo: “Sono stati proprio loro, quelli che ora sollevano l’accusa di mancanza di democrazia, a portare a questa fase di declino e di sfiducia che ha toccato il punto culminante nell’assenza al voto della maggior parte dei cittadini. E, dunque, le conclusioni che costoro recano alla conoscenza della attuale responsabile non possono che essere monche, distorte, se non addirittura negativamente interessate”.

I due esponenti di progetto Paese-En Marche concludono: “Questa certamente è una considerazione limite, ma è necessario che il Commissario sia sollecitato ad ascoltare tutti e a cancellare dalla mente dei ripani le idee che negli ultimi anni hanno avuto ben ragione di formulare”.