SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non si placano le polemiche dopo “Il bello della musica”, serata-evento che sabato ha calamitato migliaia di presenze in centro a San Benedetto e probabilmente la manifestazione di punta dell’estate in Riviera.

Il problema che tiene banco da due giorni, però, è l’ordinanza anti-alcool, firmata giovedì da Piunti e, a detta di molti, trasgredita durante la serata di sabato. Dopo le polemiche che hanno imperversato, specie sul web, il consigliere comunale Andrea Sanguigni ha contattato la nostra redazione per esporre direttamente il suo punto di vista.

“Vorrei che sia chiaro che non sono contro queste manifestazioni” chiarisce subito Sanguigni “ma mi piacerebbe che avessero un target diverso e chi non sta alle regole fosse messo da parte e punito visto che il dispiegamento notevole di forze dell’ordine c’è stato” riconosce il consigliere di opposizione “ed è stato pagato con le nostre tasse”.

Il consigliere di Ripartiamo da Zero punta poi il dito sull’ordinanza anti-alcool, “topic” che ha tenuto banco più di tutti negli ultimi giorni. “Sono veramente indignato dopo quello che è successo” tuona il politico “non si può vedere firmata un’ordinanza che vieta la vendita di alcool da asporto dopo la mezzanotte ignorata due giorni dopo come se niente fosse” e  “con il benestare dell’Amministrazione” aggiunge Sanguigni a cui non è andata giù neanche la gestione delle critiche da parte di Piunti. “Il giorno dopo, anziché dire che ci sono stati solo 7 0 8 ubriachi al pronto soccorso e zero risse” chiosa il consigliere riferendosi alle parole che il primo cittadino ha rilasciato a Riviera Oggi “bisognerebbe andare al pronto soccorso ad informarsi. E non parlare solo per sentito dire”.

Sanguigni infine puntualizza anche su un aspetto. Il Sindaco ha infatti sottolineato come ieri si fosse accertato personalmente delle pulizie del post serata, ma il consigliere non è completamente d’accordo: “Questa mattina nella pineta per bambini di via Pasqualetti c’era una siringa senza cappuccio. Forse il Sindaco si è dimenticato di accompagnare anche lì gli operatori della Picenambiente” chiude ironicamente.