MARTINSICURO – Terza misura per stalking in meno di 24 ore in Val Vibrata. Dopo il fermo di ieri a Corropoli, quando un 27enne albanese che perseguitava la sua ex è stato posto ai domiciliari e il divieto di avvicinamento scattato per un 54enne di Martinsicuro, arriva, sempre nella città truentina, un arresto per atti persecutori.
Nelle ultime ore, i carabinieri di Martinsicuro, diretti dal luogotenente Antonio Romano, hanno rintracciato e arrestato, su ordine del gip di Teramo, Giovanni De Rensis, un 56enne del posto, accusato del reato di atti persecutori commessi tra Martinsicuro, Alba Adriatica e Tortoreto da marzo a giugno di quest’anno.

L’uomo, dopo la separazione dalla moglie, aveva iniziato una vera e propria caccia alla donna, tartassandola di sms e chiamate, inseguendola nei posti da lei frequentati, appostandosi sotto casa. In alcune circostanze, l’aveva addirittura bloccata per strada mettendosi davanti alla sua automobile e iniziando a dare in escandescenze. Aveva anche minacciato il suicidio se la donna non fosse tornata insieme a lui. Una volta le aveva anche fatto una videochiamata dove la minaccia mostrando due pistole (risultate poi essere giocattolo).

Una situazione insostenibile, resa ancora più pericolosa dal carattere violento e irascibile dell’uomo che, in un’occasione, aveva anche picchiato la vittima costringendola a ricorrere a cure mediche in ospedale. Così la donna in preda a costanti stati d’ansia e temendo giorno dopo giorno sempre più per la propria incolumità ha trovato il coraggio di denunciare il tutto ai carabinieri. E’ scattato così, senza passare nemmeno per l’ormai consueto divieto di avvicinamento, il provvedimento di carcerazione per il 56enne che, dopo le formalità di rito, è stato trasferito nel carcere teramano di Castrogno.