MARTINSICURO – Si è tolto la vita Enrico Di Luca, l’omicida di Ester Pasqualoni, la stimata oncologa di Roseto degli Abruzzi, trovata morta ieri nel parcheggio dell’ospedale Val Vibrata. L’uomo, 69enne, residente a Martinsicuro, da diversi anni perseguitava la donna della quale era morbosamente innamorato.

LA PRIMA IRRUZIONE Da subito i sospetti erano caduti su di lui e i carabinieri avevano fatto irruzione in una palazzina di via Baracca, nella frazione di Villa Rosa, dove l’uomo aveva a disposizione un appartamento. I militari, però, avevano rinvenuto solo la sua auto nel parcheggio condominiale, una Peugeot 205 di colore bianco dove all’interno erano state trovate tracce di sangue, ma del presunto omicida nessuna traccia.
Erano stati allertati quindi i residenti della zona e le forze dell’ordine avevano chiesto loro di non uscire e di chiudersi in casa in quanto il presunto killer poteva aver trovato rifugio in qualche giardino o garage nelle vicinanze.

IL RITROVAMENTO Poi intorno alle 12 di ieri il ritrovamento: i militari, dopo brevi indagini, erano venuti a conoscenza che l’uomo aveva venduto qualche anno fa il suo appartamento, ma aveva le chiavi di diversi appartamenti nelllo stesso stabile per i quali faceva lavoretti di manutenzione. La palazzina è di fatto abitata principalmente nei mesi estivi e i proprietari avevano lasciato le chiavi a Di Luca per permettergli di prendersene cura durante l’inverno. Così i carabinieri hanno fatto irruzione in un altro appartamento trovandolo senza vita sotto un letto. Al collo aveva delle fascette da elettricista che il 69enne avrebbe usato per strangolarsi. La morte, secondo un primo esame, sarebbe avvenuta quindi per soffocamento. Prima di togliersi la vita, l’omicida si era lavato in un altro appartamento.
Sul posto si sono portati i carabinieri del comando di Alba Adriatica e della stazione di Martinsicuro, oltre agli uomini del Ris di Teramo. Presente anche il sostituto procuratore Davide Rosati, titolare dell’inchiesta. Il corpo senza vita dell’uomo è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo per l’autopsia. Mentre sembra ormai chiaro il quadro della vicenda, all’appello manca ancora un tassello: non è stata infatti ancora trovata l’arma con cui l’oncologa è stata colpita mortalmente al collo e al petto. Si pensa a una roncola agricola o un grosso coltello di cui però ancora nessuna traccia.

L’INDISCREZIONE Dai primi accertamenti investigativi, sembrerebbe che non sia stata presentata nessuna denuncia da parte della dottoressa nei confronti dello stalker. Risulterebbe, al momento, solo un esposto presentato in procura dal legale della donna e risalente al gennaio 2014. Provvedimento che aveva portato il questore a un ammonimento nei confronti di Di Luca, ma, dopo quell’esposto, nessuna altra segnalazione era stata presentata dalla donna che però, secondo alcune testimonianze, subiva molestie e pedinamenti continuati, anche all’uscita dell’ospedale.

LUTTO CITTADINO A ROSETO E intanto la città di Roseto è in lutto per la morte di Ester Pasqualoni, oncologa stima e amata da tutti. “E’ una morte assurda che colpisce profondamente tutta la nostra comunità – ha dichiarato il sindaco Sabatino Di Girolamo – Ho già predisposto il decreto per il lutto cittadino in occasione dei funerali che, a oggi, non sono stati ancora decisi ma che presumibilmente ci saranno sabato 24. Il mio personale pensiero e quello di tutta la città, in questo momento, è rivolto ai familiari e in particolare ai due figli minorenni. Non conoscevo personalmente la dottoressa ma so che era una persona adorabile e una professionista di altissimo livello, amata da tutti i pazienti e rispettata da tutti i colleghi dell’ospedale di Sant’Omero. Abitava in pieno centro ed era conosciutissima, ovviamente, in città. Sconcertato che nel 2017 si possa morire in questo modo ed è un ulteriore dramma la sua richiesta di aiuto caduta nel vuoto. Dobbiamo lavorare ancora molto, per fare in modo che fatti del genere debbano essere solo un triste ricordo e un monito continuo del rispetto della vita altrui, in particolare delle donne”.