SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sembrava dovesse essere una riunione tutta incentrata sul “caso-Muzi” e invece la riunione dei capigruppo andata in scena nel tardo pomeriggio ha deciso che il regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale dovrà essere “rottamato” in toto, diciamo così.

Ma facciamo un passo indietro. Giorni fa Valerio Pignotti “rimuove” dal ruolo di presidente della commissione Lavori Pubblici il compagno di partito Muzi, atto però contestato dall’interessato perché il regolamento non prevede una fattispecie del genere, ragion per cui i Consiglieri decidono di incontrarsi per discutere di alcune modifiche alla carta. In realtà gli eventi hanno poi relegato in secondo piano la questione. In primo luogo perché si è pervenuti all’interpretazione unanime che ogni gruppo possa sostituire un suo membro all’interno dell’organo indipendentemente dal ruolo che riveste nello stesso e, in secondo luogo, le dimissioni di oggi da parte di Muzi hanno tagliato definitivamente la testa al toro.

In ogni caso però i consiglieri hanno deciso che qualcosa nell’attuale regolamento non funziona. “E’ una carta vecchia che è stata approvata in  fretta al termine del primo mandato di Gaspari e già dalla nascita era un documento sbagliato, tant’è che all’epoca non lo votai” dichiara alla nostra testata Giorgio De Vecchis all’uscita dalla riunione.

Ma quali sono i punti che verranno cambiati? Innanzitutto verrà probabilmente abolita la figura del consigliere aggiunto per l’immigrazione, che per un breve periodo fu presente all’epoca di Gaspari ma che al momento non sembra essere un personaggio destinato a entrare nella sceneggiatura della nostra assise. Un altro aspetto, evidenziato anche da Bruno Gabrielli qualche giorno fa, riguarda poi gli allontanamenti dei Consiglieri dall’aula che,in futuro, saranno tutti tracciati e verbalizzati e chi esce dovrà probabilmente portarsi dietro anche la tessera magnetica che ne “timbra” la presenza.

Qualcosa poi, forse, verrà cambiato anche nel modo di votare. “Al momento un Consigliere, quando vota ha 4 opzioni” spiega sempre De Vecchis “può cioè votare favorevole, contrario, astenersi o prodursi in un non voto. Queste ultime due opzioni sinceramente non sono diverse fra loro e quindi per me, chi effettua un non voto dovrebbe essere escluso dal computo del numero legale” chiude il Consigliere di Ripartiamo da Zero.

A questo punto la “rottamazione” del documento dovrà passare per la Commissione Affari Generali mentre, nel frattempo, sarà compito del segretario comunale stilare una bozza di modifiche alla carta.