FARINDOLA – Il ‘Comitato vittime di Rigopiano’, che riunisce i familiari del disastro dell’Hotel Rigopiano di Farindola travolto da una valanga il 18 gennaio scorso, con 29 vittime (fra cui la coppia di Castignano Marco Vagnarelli e Paola Tommasini), annuncia ronde, ogni fine settimana, contro il turismo del macabro. Infatti, recentemente, alcune persone furono sorprese a scattarsi selfie sul luogo del disastro.

“L’area è sottoposta a sequestro dicono ma a più riprese è stata segnalata la presenza di intrusi -fa sapere il Comitato – Vista la totale passività delle istituzioni nell’adottare misure che impediscano in modo efficace ai visitatori di accedere nell’area posta sotto sequestro, abbiamo deciso di organizzare noi un servizio di ronda per sorvegliare l’area”.

Intanto, su disposizione del sostituto procuratore di Pescara Andrea Papalia, sono stati avviati i lavori per installare una recinzione di protezione anti-intrusi, “perimetrale al solo rudere dell’albergo, sia nella parte integra sia in quella crollata, e all’area immediatamente adiacente all’edificio e comunque interessata dalla valanga”.