SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un addestramento duro ed intensivo di 4 mesi; un full immersion tra ordinanze balneari, tecniche di nuoto e di salvamento, voga, primo soccorso, nodi marinareschi e uso di cime, che ha portato 15 giovani a sottoporsi agli esami di Assistenti Bagnanti mare laghi e piscine Fisa.

Questi i nomi: Lorenzo Tassotti, Alberto Albanesi, Gianluca Tommasi, Andrea Durinzi, Giuseppe Danesi, Anthony Libetti, Francesco Fatone, Jacopo Tesselli, Marco Latini, Gianluca Rossetto, Marino Massimo Costantini, Giorgia Carrieri, Francesco Guerra, Eleonora Sciarratta, Balliu Mirjalb.

Sono stati gli uomini della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto, insieme ad un medico specializzato nonché al delegato Fisa di Ascoli Piceno a ufficializzare gli esami abilitativi.

Più 40 candidati si sono iscritti alle prove di selezione di accesso al corso, ma soltanto 15 hanno di fatto proseguito la formazione e l’addestramento, guidati da istruttori FISA Debora Giacchetto, Antonella Talamonti, Sara Pasqualini, Alberto Ferretti, Mirko Brandimarte, Walter Micucci, Nicolas Perrotta e Sara De Michele, coordinati dal Maestro di Salvamento Martina Capriotti.

Le prove d’esame sono state molto selettive e prevedevano: 100 m stile libero in 1’50”, 50 m stile salvamento e recupero di un percolante sul fondale in 1’25’’, 25m di apnea, nonché dimostrazione di saper eseguire le varie tecniche di trasporto di un infortunato. Oltre alla prova in mare con il pattino di salvataggio, eseguendo un percorso di 300m in meno di 6’30’’, l’esame ha richiesto l’esecuzione di nodi marinareschi, teoria su legislazione e ordinanza di sicurezza balneare, primo soccorso e BLS.

La FISA infatti, pur non essendo entrato ancora in vigore il DM sul salvamento acquatico da lei stessa voluto, ha comunque eseguito le prove d’esame così come previste dal suddetto decreto.

Una scelta quella della Federazione che va letta nell’ottica di rispetto per sé stessi e per gli altri nonchè per garantire la massima professionalità.

Del resto il corso da Assistente Bagnanti FISA, è particolarmente impegnativo e ha visto l’addestramento in mare in qualsiasi condizione meteo, anche con simulazioni di salvataggio in condizioni estreme e l’utilizzo di mezzi di salvataggio come gommone, rescue board o moto d’acqua.

Inoltre sono stati inseriti moduli formativi non previsti dalla formazione tradizionale come la corretta alimentazione in addestramento o in servizio, e la psicologia nell’emergenza.