GROTTAMMARE – Una giornata dove il sentimento della fratellanza si manifesta in tutte le sue sfaccettature, giunge al suo decimo anno di attività. Il progetto Sprar, che è alla base dell’iniziativa è attivo dal 2007, ogni anno con ospiti diversi, accoglie il 20 giugno, con l’evento intitolato “Sconfiniamo”, 31 rifugiati tra politici e richiedenti asilo; l’evento ha una portata speciale dal momento che si festeggiano i 10 anni di attività.

Interviene Andrea Persiani, responsabile del progetto: “Il 20 giugno, come ogni anno, raccontiamo in maniera sempre diversa, le tante storie dei rifugiati che raggiungono Grottammare con tanta fatica. Quest’anno abbiamo deciso di utilizzare un linguaggio diretto e universale, quello della musica; capace di raccogliere tutti i popoli in un’unica grande passione. Le tradizioni musicali sono state fatte egregiamente amalgamate dal maestro Marco Ghezzi, con la partecipazione di due musicisti d’eccezione: Muhammad Humayun, del Pakistan e Adama Tounkara, del Mali. Chi assisterà all’evento, scoprirà come sia possibile creare una sinergia musicale tra le tradizioni dell’Africa, dell’Europa e del Medio Oriente, e potrà farlo assistendo ad un favoloso concerto, in si esibiranno i due musicisti stranieri insieme a Ghezzi e ad altri artisti. Proietteremo anche un video che racconta questi 10 anni di attività; il tutto celebrato con una torta di “compleanno” dedicata al progetto Sprar”.

Interviene in seguito il maestro Marco Ghezzi: “Non è facile di solito unire più culture musicali immediatamente, ma stavolta ci siamo riusciti, grazie soprattutto alla passione che trasmettono questi due ragazzi. Il concerto durerà circa 45 minuti, i musicisti eseguiranno 5 brani, alternati a dei pezzi tradizionali della cultura europea; avremo anche il supporto del jazzista Francesco Ghezzi e Roberto Strappelli”.

“Abbiamo trovato subito una gran sintonia – affermano i due musicisti stranieri rifugiati a Grottammare – suoniamo per passione, per questo motivo siamo subito entrati nella cultura musicale italiana”.

Interviene in conclusione il sindaco Enrico Piergallini: “I dibattiti sulla questione rifugiati politici sono sempre in aumento, ma noi vogliamo lanciare un messaggio semplice, un messaggio di pace e tranquillità che governa su Grottammare, una prova che l’accoglienza non è un rischio ma un’opportunità. Vogliamo dimostrare, soprattutto ai politici speculatori del web, che i focolai che accendono saranno spenti da esempi tangibili di fratellanza”.