RIPATRANSONE – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato, giunto in redazione, Antonio de Angelis e Roberta Capocasa (Progetto Paese En Marche) ex consiglieri comunali di Ripatransone inerente alla vicenda del mancato quorum alle elezioni comunali (unico candidato Alessandro Ricci del Pd) e dell’arrivo dal Prefetto di Aurora Monaldi come Commissario.

Si è dunque concluso. L’astensionismo dal voto ha posto fine alla farsa di una sola lista che ha esposto persone, inesperte e illuse, alla sconfitta e alla delusione. Alcuni di loro sono da compatire e niente altro. Chi però esce sconfitto in modo inequivocabile è il PD che perde ben altro che una battaglia. Perde invece la guerra su tutti i fronti.

Perde col sindaco uscente pidiessino, sempre senza un soldo in cassa e perde col candidato nuovo, vice sindaco da tre anni e segretario della sezione PD che si presenta con un fumoso elenco di opere finanziate e lasciate in un cassetto che avrebbe potuto aprire da tempo e mostrare un po’ prima quella buona volontà che esibisce solo adesso.

Ma la cosa più grave è la grossa incapacità politica generale abbinata all’altrettanto grossa presunzione di uscirne comunque vincenti. Sarebbe, infatti, bastato non ostacolare una seconda lista anzi favorirla o farsela in casa. Avrebbero così superato il quorum e vinto ai numeri le elezioni. Nessuno nel PD l’ha saputo prevedere, provocando le astensioni degli elettori con aggiunto l’alto numero di schede bianche e nulle. A questa miopia politica dovuta alla troppa sicurezza, si aggiunge la poca logica conseguenza di quanto è avvenuto e cioè chiamare in causa e corresponsabilizzare le sfere dirigenti provinciali e regionali. Infine, il segretario della sezione ripana del PD dovrebbe sentire il dovere di seguire la più scontata delle prassi, cioè dimettersi e salvare almeno quel poco di dignità che c’è ancora da salvare”