MARTINSICURO – Prima di analizzare il freddo dato politico, per quello si è sempre in tempo, è doveroso soffermarsi su una riflessione di carattere sociale.

Ieri, in occasione delle votazioni comunali, abbiamo assistito a una piccola rinascita di piazza Cavour: dalle prime ore del mattino fino a sera, bimbi, giovani, anziani hanno animato la nostra piazza cittadina, come non succedeva da tempo e nonostante un’affluenza alle urne relativamente bassa. Ma questo potrebbe essere secondario.

Qualcuno ha anche azzardato sui social “Proponiamo elezioni ogni mese”. Ecco, al di là delle battute simpatiche, questo fatto deve portarci a riflettere.

Per esempio, verrebbe da chiedersi se davvero possa servire una piazza stratosferica, con i parcheggi o con l’apertura al transito dell’auto. Probabilmente, i cittadini se hanno un motivo per andarci, ci vanno lo stesso. Punto.

Quindi, forse, la chiave di tutto sta davvero nel coinvolgimento e nella riscoperta di quel famigerato senso di comunità. Una comunità, quella martinsicurese, da sempre capace di aprirsi al nuovo e di includere, capace di apprezzare la bellezza delle piccole cose, forte ma allo stesso tempo fragile e che necessità, Auckland soprattutto, di tornare in auge in tutta la sua complessità.

Ed è qui che dovrebbe entrare in gioco la politica. Prima di parlare di programmi, di grandi opere, chi amministrerà questa città per i prossimi 5 anni dovrà per forza di cose fermarsi e pensare a tutto questo perché c’è vita a Martinsicuro, c’è vita in piazza Cavour. Ma spesso non ce ne accorgiamo.