SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Samb versione 2017-2018 è ancora in incubazione ma in qualche modo si sta formando. Il mercato, infatti, deve ancora ufficialmente aprire le sue porte e probabilmente lo farà agli inizi di luglio (si va verso la conferma delle date del 2016 con apertura il 3 luglio e chiusura il 31 agosto) mentre i rossoblu proprio oggi ufficializzano Francesco Cudazzo come vice di Moriero per la stagione in arrivo.

La sensazione, al di là dei nomi che circolano in orbita Samb (da Frediani a Calil passando per l’ex Tulli) è che la società di Viale Dello Sport voglia prima concentrarsi sui rinnovi prima di buttarsi forte su qualunque obiettivo. E se la permanenza di Francesco Rapisarda sembra ormai cosa fatta (possibile un biennale per lui) si sta trattando fortemente anche il rinnovo di Armin Bacinovic. Con lo sloveno, che si sente riconoscente verso la famiglia Fedeli per i 6 mesi in Riviera in cui si è rilanciato, i contatti sono pressoché quotidiani e dopo un incontro delle scorse ore ce ne sarà un altro a breve, sintomo che, forse, si stanno limando gli ultimi dettagli. Altri giocatori in procinto di rinnovare sono poi i difensori Simone Mattia e Nicolas Di Filippo che probabilmente si legheranno al rossoblu per un’altra stagione. Più difficile il rinnovo di Luca Lulli invece, che ha tante richieste (forse non solo in terza serie) e che senza difficoltà potrebbe trovare altrove il biennale che cerca.

E in qualche modo, le conferme su quanto detto arrivano anche dal presidente Franco Fedeli. “Dobbiamo risolvere un paio di questioni” chiosa il patron a Riviera Oggi “con Rapisarda e Bacinovic, accanto a un difensore più esperto che faccia da chioccia ai giovani e che stiamo cercando, una prima ossatura della squadra  sarebbe fatta”. Il presidente poi si sofferma su un nome che dalla fine della stagione rimbalza attorno alla Samb. E non è la prima volta. Stiamo parlando dell’esuberante e talentuoso Vittorio Esposito, fresco di divorzio col Matelica e che dalle parti di San Benedetto è stato sempre piuttosto apprezzato. “Esposito è un giocatore che se vuole può fare la differenza” si lascia scappare il presidente ovviamente riferendosi ai soliti due punti fermi quando si parla del fantasista: il talento e l’incostanza. D’altronde l’apprezzamento del patron per il genietto molisano era cosa nota. Queste parole celano qualcosa di più?