ACQUAVIVA PICENA – Continua il botta e risposta tra Sante Infriccioli e Pierpaolo Rosetti, sfidanti alla carica di sindaco di Acquaviva Picena. Stavolta è Infriccioli che torna sull’argomento, già affrontato, della tassazione comunale.

“Quando un’amministrazione decide di aumentare le tasse, deve dire ai cittadini come spenderà le maggiori somme incassate – scrive Infriccioli – Acquaviva, con l’amministrazione Rosetti, ha visto aumentare l’addizionale Irpef comunale di 305.000 euro, passando dall’aliquota Irpef dello 0,7% del 2013 all’aliquota 0,8 del 2017, con un aumento delle entrate di 80 mila euro”.

“Il massimo consentito dalla legge, anche se il sindaco Rosetti ha mai spiegato le ragioni: non abbiamo sicuramente visto questi soldi spesi per la manutenzione delle strade e per il decoro urbano. Nell’articolo il sindaco Rosetti fa intendere di aver destinato le somme al turismo ma dimentica che i dati delle presenze turistiche, nell’arco del suo mandato amministrativo, sono disastrosi”.

“Anche i soldi spesi per un’altra tradizione turistica di Acquaviva come il mercatino estivo del mercoledì non hanno dato affatto i frutti sperati: usando le parole del sindaco, pronunciate durante l’incontro con le associazioni del 20 febbraio 2017,“il Mercatino di Acquaviva può essere considerato morto”. Tale risultato negativo è stato raggiunto dall’amministrazione Rosetti nonostante se in questi anni abbia elargito per il mercatino stesso contributi per circa 13.000 euro “proprio per tenere viva la tradizione”. Senza parlare della cura avuta dall’amministrazione Rosetti per la Bandiera Arancione, tanto da lui decantata quanto del tutto abbandonata” scrive Infriccioli. A tal proposito Infriccioli invia il documento, che riproduciamo nella foto, circa l’andamento delle presenze turistiche ad Acquaviva e nei comuni limitrofi.

“Ricordiamo che gli ultimi due venti del 2016, che andavano promossi per non dare ad Acquaviva un immagine di paese colpito dal sisma, sono state registrate zero presenze per PleinAir (24-25 settembre 2016) e sette presenze per La Giornata Bandiere Arancioni 9 e 10 ottobre 2016: un po’ poco per uno sforzo economico, per il solo 2016, di circa 20.000 euro per la valorizzazione turistica – continua il candidato di Acquaviva Futura – Per noi il riconoscimento della Bandiera Arancione è motivo di vanto già dal 2004, ma l’attenzione rivolta a questo importante Marchio di Qualità Turistico-Ambientale, avrebbe bisogno di maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale, attenzione che negli ultimi 5 anni è stata pari a 0 (oppure pari a 7). Ma il sindaco Rosetti crede davvero di continuare ancora a prendere in giro gli acquavivani?” conclude la nota.