SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Enrico Rossi e Lara Ricciatti (rispettivamente presidente e deputato del movimento Articolo 1) fanno il pieno nei due appuntamenti di domenica 28 maggio, prima alla Libreria Rinascita di Ascoli (circa 50 presenze domenica mattina), poi in Piazzetta Pazienza a San Benedetto (qui si sono superate le 100 presenze). Temi dei due incontri, ovviamente, la presentazione di Articolo 1, formazione nata da una duplice scissione, quella alla sinistra del Pd e quella invece interna a Sinistra Italiana. Numerosi anche gli interventi del pubblico, segnale da una parte di un notevole interesse, dall’altra anche di un quadro politico non ancora chiaro, non solo a sinistra, certo. Ma è lì, tra aggregazioni e differenti vedute sugli scenari internazionali, che si misura forse la maggiore fluidità.

“Dopo la crisi del 2007 vi sono stati gruppi sociali che hanno chiesto un diverso approccio alla politica, in Italia dirigendosi verso il Movimento 5 Stelle o addirittura a destra. Nostro compito è di dare delle risposte per questa nuova fase, da sinistra” ha affermato Enrico Rossi, presidente di Articolo 1, nell’incontro al quale era presente anche l’onorevole marchigiana Lara Ricciatti, moderato dal giornalista Mario Di Vito.

“Dobbiamo arrivare a 12 o al massimo 15 proposte programmatiche e scegliere sia i nostri dirigenti che i candidati in maniera innovativa, senza persone calate dal centro e con un voto locale che possa essere aperto anche alle associazioni – spiega Rossi, e poi arrivano le stoccate agli ex del Pd: “Me ne sono andato perché in quel partito non si può parlare più, non si possono avere posizioni diverse. Il nostro sarà un partito accogliente, dove il confronto sarà possibile”.

“Dobbiamo rimettere al centro della politica la difesa del Lavoro, della Sanità – ha continuato il Presidente della Regione Toscana – Ci siamo presentati agli italiani col programma di Italia Bene Comune e siamo andati al governo per eseguire un programma che era di Forza Italia. Sono stati dati bonus a tutti, anche ai ricchi, così come sono state tolte le tasse ai ricchi, e il costo viene pagato dalla classe media e povera: se questi bonus fossero stati impiegati in investimenti, ora avremmo una situazione diversa”.

“Il lavoro non è una merce – ha affermato Lara Ricciatti – E oggi si sarebbe dovuto tenere il referendum contro i voucher che il governo ha impedito si svolgesse abrogando la norma che proprio oggi, nottetempo, viene reintrodotta. Noi stiamo con la Cgil sui voucher”. Anche se poi la Ricciatti ribadisce: “Il reddito di cittadinanza è oggi necessario”.

Qualche differenza di vedute tra i due esponenti politici è emersa in politica estera; se per Rossi “la battaglia ovviamente va fatta con l’Unione Europea, ma dentro l’Unione Europea”, la Ricciatti esprime più vicinanza a Podemos e Mélanchon e un po’ meno, rispetto a Rossi, ai classici partiti socialisti, “però siamo entrambi grandi sostenitori di Sanders e Corbyn”. Rossi, a precisa domanda, risponde poi: “Non ci sono le basi per un accordo con Renzi e il Partito Democratico, siamo completamente diversi”. Un Rossi che poi contesterà duramente, al termine dell’incontro, la politica centrista e di destra che Renzi, culturalmente distante dalla sinistra, avrebbe imposto al Pd.

Un incontro, quello di San Benedetto, che è stato anticipato dall’apertura della sede comunale di Articolo 1, in via Giovanni XXIII, e dove Paolo Perazzoli, per la prima volta, è comparso in un evento pubblico dopo le dimissioni da consigliere comunale. Il dado, evidentemente, è tratto.