SAN BENEDETTO DEL TRONTO – All’Auditorium del Comune di San Benedetto del Tronto sabato 27 maggio è stato presentato  “In Alaska. Il Paese degli uomini liberi” (edizioni Ponte Sisto, 144 pagine), l’ultima fatica letteraria di Raffalla Milandri,  viaggiatrice solitaria, attivista per i diritti umani e fotografa, che narra di un viaggio in solitaria di oltre 10 mila chilometri ai confini del mondo, attraverso  i sentieri dei cercatori d’oro, dei pionieri e dei cacciatori di balene, di una natura umana forte e gentile, ferita dagli esiti catastrofici del riscaldamento globale e delle crudeltà dell’Uomo Bianco.

Una iniziativa voluta dall’Assessorato alle Pari Opportunità, Politiche di Integrazione ed Inclusione e della Pace del Comune di San Benedetto del Tronto: “I libri di Raffaella Milandri – spiega L’Assessore Antonella Baiocchi, che ha introdotto l’iniziativa – sono una preziosa occasione, per promuovere rispetto, amore e solidarietà verso il prossimo e ciò che è Diverso in senso lato. Con i suoi coraggiosi viaggi oltre i confini dei pregiudizi, Raffaella Milandri risveglia le coscienze riportando alla luce il valore della reciprocità: la comprensione cioè che ogni singolo aspetto della natura essendo è parte integrante di un Tutto per cui  il suo rispetto diventa imprescindibile dovere al fine di preservare  l’armonia dellatTerra e dell’intero  universo”.

Ha conversato con l’autrice il giornalista Pier Paolo Flammini: “Si tratta di un libro –  spiega Flamini – che ha un filo conduttore con i  precedenti tre libri della Milandri:  la narrazione di un avventuroso viaggio in solitaria, la storia di un popolo indigeno da salvare, in questo caso il popolo Inupiaq, e la testimonianza dell’incredibile abisso che separa ormai l’uomo “globalizzato” dalla natura e dalla essenza stessa dell’essere umano”.

All’iniziativa, allietata dalle magiche  armonie cantate e suonate da Claudio Infriccioli con il complesso Faber Acustic, è intervenuto, in rappresentanza della Capitaneria di Porto, il Comandante del Nucleo Sommozzatori Alessandro Felice ed ha potuto godere come  pubblico anche della presenza di persone non udenti, grazie alla supporto dell’interprete LIS Monica, dell’associazione Sordapicena, un servizio che l’amministrazione Piunti ha voluto costantemente presente alle iniziative organizzate dal Comune.