ACQUAVIVA PICENA – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato, giunto in redazione, da parte di Acquaviva Futura.

“Baratto Amministrativo”, altra “promessa” irrealizzabile comunicata da Rosetti nel corso della presentazione della sua lista.

Andrebbe ben spiegato anzitutto cosa intenda per “baratto amministrativo per trasformare i debiti dei cittadini per imposte non pagate al Comune in servizi alla collettività”.

Si riferisce ai debiti pregressi? Attenzione: non è così. 

A mero titolo di esempio riportiamo l’informativa della Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna:

“…duro colpo è stato sferrato dalla Corte dei Conti al nuovo istituto del “baratto amministrativo” introdotto dall’art. 24 del decreto-legge n. 113/2014, convertito con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, rubricato “misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione dei territori” che consente ai cittadini di adempiere i debiti relativi ad entrate comunali mediante l’effettuazione di un’attività sostitutiva del pagamento”.

Con la deliberazione n. 27 del 23 marzo 2016 la Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna se da un lato ha evidenziato come  “il baratto amministrativo deve essere disciplinato da un apposito regolamento deliberato dal Comune con il quale devono essere fissati/individuati “criteri” e “condizioni” dall’altro,  ha escluso nettamente la possibilità di consentire attraverso tale istituto l’adempimento di tributi locali pregressi…” in quanto mancherebbe il requisito dell’inerenza tra agevolazione tributaria e tipologia di attività svolta dai soggetti amministrati e si potrebbero determinare effetti pregiudizievoli sugli equilibri di bilancio.

Con il baratto amministrativo non è possibile, pertanto, estendere l’ambito delle agevolazioni anche ai debiti pregressi.

Perché continuare a dire menzogne ai cittadini di Acquaviva? 

Riteniamo che il nostro paese necessiti di ben altro e che ogni giorno ci sia sempre più esigenza di un futuro migliore.