SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Le distanze sconfinate, la solitudine, il silenzio. E poi il ghiaccio, il Mare Artico, il terrore di incontrare un orso affamato, le disavventure. Ma, soprattutto, il popolo Inuit, isolato nell’estremo nord dell’Occidente, che resiste dall’attacco dello stile di vita altrove imperante: consumismo, devastazione ambientale, sfruttamento dell’uomo sull’uomo, idolatria della ricchezza materiale.

Questo e altro c’è nel libro “In Alaska” (edizioni Ponte Sisto, 144 pagine) di Raffaella Milandri, che verrà presentato in anteprima nazionale a San Benedetto, all’Auditorium Comunale sabato 27 maggio alle ore 18. “In Alaska. Il Paese degli uomini libri” è la testimonianza di un viaggio in solitaria che avrò il piacere di presentare al pubblico presente assieme all’autrice. Un libro che a mio parere merita di essere letto per la qualità della scrittura e la leggerezza con la quale si affrontano temi fondamentali come l’amicizia (importante notare come le condizioni di vita estreme creino rapporti umani più saldi di quanto siamo abituati ad osservare), una vita che si svolge ancora entro i vincoli della natura, la resistenza delle residue popolazioni indigene. E il tema del viaggio, ovviamente – da non confondere con l’equivalente consumistico della vacanza.

Un bel libro, che fa onore anche ai concittadini sambenedettesi che spero possano partecipare numerosi.

Di seguito la nota stampa e la scheda del libro.

 

L’evento è col patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto e a cura della Omnibus Omnes. Introduce Antonella Baiocchi, Assessore alle Pari Opportunità, e conversa con l’autrice il giornalista Pier Paolo Flammini. Collabora La Bibliofila di Mimmo Minuto. Verrà proiettato un filmato dell’autrice –scrittrice, fotografa, attivista per i diritti umani-  sull’Alaska.  

Il quarto libro della Milandri ha un filo comune coi precedenti: la narrazione di un avventuroso viaggio in solitaria, la storia di un popolo indigeno da salvare, in questo caso gli “eschimesi” Inupiaq, e il racconto dell’ incredibile abisso che separa ormai l’uomo “globalizzato” dalla natura e dalla essenza stessa dell’essere umano. Dice Raffaella Milandri: “In realtà è un libro di protesta, e di riflessione. La parola libertà non è mai stata così distante dal nostro stile di vita. Siamo inquadrati, catalogati, monitorati. In Alaska ho incontrato persone fantastiche che insegnano che la loro libertà ha un prezzo molto salato, come il cercatore d’oro John”.

In Alaska. Il Paese degli Uomini Liberi” è un libro contro le discriminazioni, contro il consumismo”. Scrive Daniela D’Angelo, la direttrice della collana della casa editrice Ponte Sisto: “Bellissimo, coinvolgente, un libro dove si spazia dal reportage alla narrativa di viaggio senza rinunciare al motto di spirito. Tra le pagine un messaggio più ampio e più alto,  che poi è quello che ogni viaggio – compreso il viaggio della lettura – dovrebbe dare”.

E’ un libro più intimista dei precedenti della Milandri, che racconta l’avventura di chi vive in un contesto “moderno” dove non si è abituati a usare i cinque sensi per sopravvivere. E’ un viaggio “into the wild”, nel pericolo della natura, ma anche dentro se stessi.

“Ultimamente ho dovuto ridurre i viaggi in solitaria, sia per un problema alla spalla, causato dallo zaino troppo pesante, sia per gli impegni a favore di Arquata del Tronto con la Omnibus Omnes, di cui sono presidente. Sto meditando il prossimo viaggio, un ritorno all’Africa, e un nuovo libro sull’anticonsumismo, che è un manifesto dell’uomo libero…”

SCHEDA

In Alaska. Il Paese degli Uomini Liberi di Raffaella Milandri, Edizioni Ponte Sisto 2017

Un viaggio ai confini del mondo dove la sfida di una donna, sulla rotta per la libertà e la natura selvaggia, non è affrontare lupi o orsi. E’ l’avventura di portare in valigia i propri demoni e le proprie paure, seguendo le orme di Jack London. Con la consapevolezza che la vita moderna ha affievolito sempre di più la forza e l’istinto atavico di sopravvivenza dell’uomo, rendendolo inerme in una lotta dove i cinque sensi valgono molto di più della ragione.

In un viaggio in solitaria di oltre 10.000 chilometri in Alaska, l’autrice -fotografa, scrittrice e attivista per i diritti umani- percorre  i sentieri dei cercatori d’oro, dei pionieri, e dei cacciatori di balene. Lassù, ai confini del mondo, si imbatte in una natura umana forte e gentile, ma tocca con mano i risultati catastrofici del riscaldamento globale e delle crudeltà dell’Uomo Bianco. Le sue esperienze più intense sono oltre il Circolo Polare Artico, dove la solitudine tocca le vette più alte e il silenzio bianco regna sovrano. Sarà il capitano Roy, del popolo Inupiaq, ad aprirle le porte alle tradizioni antiche della sua gente, ma anche a rivelarle la dura realtà di un mondo senza scrupoli in lotta per il petrolio e per il denaro; un mondo dove l’orso polare-il gigante gentile dell’Artico- è tra le prime vittime di cambiamenti irreversibili.

Un libro intenso che racconta la scoperta dell’Alaska, una “Ultima Frontiera” che contrappone la sicurezza della vita comoda, moderna e consumistica, alla  incertezza costante di chi ha scelto la libertà. R

L’autrice

Scrittrice, fotografa umanitaria e viaggiatrice in solitaria, Raffaella Milandri, attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, è membro adottivo della tribù Crow, in Montana. E’ presidente fondatrice della Omnibus Omnes Onlus. Dice Raffaella Milandri: “Viaggiare non vuol dire visitare luoghi, ma percepire l’animo dei popoli”.

Come viaggiatrice solitaria è stata accolta da tribù nei più remoti angoli di mondo. Si dedica alla scrittura, alla fotografia e ai reportage, intesi come strumento di sensibilizzazione e divulgazione sul tema dei diritti umani e delle problematiche sociali, attraverso campagne di informazione, appelli, petizioni e conferenze, e diffondendo filmati e interviste su media e social network. Varie le partecipazioni televisive e radiofoniche in Italia, numerosi gli articoli sui suoi viaggi, su quotidiani e riviste. Tra le mete dei suoi viaggi, ricordiamo la Papua Nuova Guinea, l’Alaska, il deserto del Kalahari, il Tibet, il Kimberly in Australia. Tra i Popoli Indigeni oggetto delle sue campagne per i diritti umani, i Nativi Americani, i Pigmei, i Boscimani, gli Adivasi dell’Orissa.

Libri pubblicati:

Io e i Pigmei. Cronache di una donna nella Foresta, Polaris 2011; La mia Tribù. Storie autentiche di Indiani d’America, Polaris 2013; In India. Cronache per veri viaggiatori, Ponte Sisto 2014.