TERAMO – I sindaci dell’assemblea dell’Assi (organo dell’Ente regionale sistema idrico) sono tornati a riunirsi il 26 maggio per approvare le proposte elaborate nel corso della riunione del 19 maggio, oggi, confluite in un ordine del giorno ufficiale.  Alla seduta hanno partecipato anche Antonio Forlini, presidente della Ruzzo Reti e Maurizio Di Giosia, dirigente della Asl.

Priorità assoluta alla risorsa idrica e “irrinunciabilità dell’approvvigionamento idrico delle sorgenti del Gran Sasso”, quindi, invito alla Regione Abruzzo a “procedere senza indugio all’adozione degli atti necessari per il rilascio della concessione idrica e delle autorizzazioni previste dalla legge”.

Come noto, infatti, i soggetti gestori del sistema idrico hanno solo una concessione provvisoria che viene rinnovata di volta in volta; questo proprio a causa delle interferenze delle diverse attività (INFN e Autostrada dei Parchi) in prossimità delle sorgenti del Gran Sasso e delle condizioni anomale nelle quali avviene la captazione.

“Il sistema idrico del Gran Sasso ha caratteristiche uniche in Italia e ci vuole un protocollo specifico – ha sottolineato il presidente Renzo Di Sabatino – convocheremo i consiglieri regionali per riflettere con loro e sensibilizzarli sulle questioni aperte: quelle legate alla sicurezza, ai parametri di legge, alle contraddizioni  che questa vicenda ha portato alla luce. Va cambiata anche la legge sull’Ersi che ha espropriato i territori di un ruolo”.

Rimangono i punti individuati nell’assemblea precedente: istituzione di un Comitato tecnico-scientifico di tutela della salute in cui siano presenti rappresentanze dei Sindaci finalizzato ad una puntuale raccolta dati sulla qualità delle acque  e con pareri vincolanti sulle  scelte strategiche in materia di approvvigionamento idrico;

aggiornamento dei protocolli di gestione dell’emergenza e della filiera della comunicazione istituzionale fra enti e verso i cittadini;

dotazione ad opera dei soggetti coinvolti – INFN, Strada dei Parchi, Ruzzo Reti S.p.A. – di strumenti di monitoraggio tali da segnalare le anomalie in tempo reale;

interventi strutturali finalizzati alla definitiva messa in sicurezza della captazione presso le sorgenti del Gran Sasso al fine di evitare ogni interferenza con il sistema idrico;

verifica puntuale delle risorse stornate dalla “terza canna” del traforo del Gran Sasso e destinate alla messa in sicurezza del sistema acqua;

tempestività nella pubblicazione delle analisi sui punti di campionamento della rete di distribuzione effettuati sia dall’ARTA  che dal laboratorio incaricato dalla Ruzzo Reti, “Astra”.