SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Forza Italia batte i pugni con Piunti. Il partito, come prevedibile, dopo la sfiducia a Bruno Gabrielli e la perdita di una carica istituzionale è a caccia di un riconoscimento all’interno della coalizione. Se prima una soluzione sembrava poter essere individuata nel turnover fra Chiarini (probabilissimo successore di Gabrielli) e Valerio Pignotti in Consiglio Provinciale, adesso la linea degli azzurri sembra non lasciare spazio a interpretazioni.
“Forza Italia con il venir meno del presidente del Consiglio Comunale, seconda carica istituzionale cittadina, legittimamente chiede un serio riequilibrio all’interno della Giunta. Sarà cura del capogruppo portare avanti la trattativa condividendo con il partito le scelte” scrive in una nota stampa proprio Valerio Pignotti che quindi oggi chiederà personalmente a Piunti un assessore per il partito, puntualizzando come la linea sia condivisa con il coordinatore regionale Remigio Ceroni e con il Consigliere Regionale Piero Celani.
“Sono certo – prosegue Pignotti – che il Sindaco Piunti, con serenità stilerà una proposta ragionevole volta a garantire al primo partito di maggioranza la giusta rappresentanza al’interno dell’esecutivo”.
Resta da vedere, a questo punto, se le richieste, innanzitutto saranno accolte dal Sindaco e, in secondo luogo se l’accoglimento sarà senza riserve. Fino a questo punto, infatti, il partito azzurro è sembrato abbastanza diviso in due emisferi: uno più “Gabrielli-centrico” (quasi un partito nel partito formato dall’ex presidente del Consiglio e da Pignotti stesso) e uno più vicino all’Amministrazione (ovvero Mariadele Girolami e Stefano Muzi anche se per motivi diversi, ricordando le dinamiche che hanno investito, proprio in occasione delle provinciali, la consigliera azzurra n.d.r) .
E’ abbastanza chiaro a questo punto che se dovesse essere proprio Pignotti “l’assessore-bonus” per i berlusconiani si aprirebbero degli scenari di difficile decifrazione e osservabili da due distinti punti di vista. La vicinanza a Gabrielli del giovane forzista infatti potrebbe non convincere Piunti & Co. che dalla loro potrebbero opporre alle richieste quello che considerano, forse, l’attuale peso degli azzurri in maggioranza, cioè di 2 soli consiglieri, diciamo così, “sicuri”. Dall’altra parte un’entrata in Giunta dell’azzurro potrebbe anche rappresentare un atto di “fede” sufficiente a convincere la maggioranza. Resta da vedere come la prenderebbe, e da quale punto di vista vedrebbe l’intera faccenda, lo stesso Gabrielli.