SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Giunge un nuovo capitolo per la battaglia che i Disoccupati piceni stanno portando avanti da mesi. Presieduta da Paqualino Piunti presso la sala giunta del Comune, infatti, è arrivata la riunione dei sindaci dell’Ambito territoriale sociale 21.

Il portavoce del gruppo Disoccupati piceni, Luigino Pignoloni, si fa carico di commentare la disarmante situazione della Provincia, dove 1 persona su 3 non lavora.  Il messaggio è forte e chiaro: la politica deve aprirsi alla cittadinanza. È proprio la politica a venir meno ai suoi doveri, stando alle parole di Pignoloni. Il centro per l’impiego dà scarsi risultati e nei precedenti incontri con i Comuni i grandi assenti sono stati gli assessori al lavoro. L’invito è a fare fronte comune per avanzare istanze alla Regione e sfruttare al meglio i 280 milioni di euro che l’Unione europea ha stanziato per le Marche.

L’obiettivo di cooperare viene ribadito dall’assessore ai servizi sociali Carboni e dal sindaco di Monsampolo Camaioni. È il sindaco Piunti a dare i dati dell’intervento in ambito comunale. Sono infatti stati stanziati 11 milioni per le politiche sociali. Se anche la cifra ha dimensioni importanti, resta comunque sconcertante il dato che dal 2014 le Provincie siano confinate in un limbo che non permette di offrire servizi in ambito di formazione e lavoro. Non è da meno Monteprandone che, stando alle parole dell’assessore Cappella, ha impiegato 100 persone a tempo determinato e indeterminato, ha stabilito l’esenzione dalle tasse per i nuovi arrivati nei primi tre anni e il baratto amministrativo che permette a chi non può pagare le tasse di offrire la propria manovalanza.

Antonio De Santis parla del Centro per l’impiego e sottolinea gli interventi in corso e quelli in fieri. Oltre al sostegno per l’inserimento di chi soffre di disabilità o malattia mentale è in progetto nel Sia (servizio inclusione attiva) l’inserimento nel mondo lavorativo per tutta la famiglia. Attesi a breve nuovi incontri per i Disoccupati piceni che continuano a combattere per i propri diritti.