SAN BENEDETTO DEL TRONTO –  La Commissione Commercio ieri pomeriggio ha dato il via al nuovo regolamento che andrà a disciplinare le attività degli artisti di strada. Regole più stringenti andranno a toccare “madonnari”, mimi, pagliacci e suonatori sottoposti a vincoli di orario ben precisi (dalle 9 e 30 alle 13 e dalle 17 a mezzanotte in estate mentre in inverno dovranno cessare ogni “arte” alle 21). E non solo.

Il regolamento, in attesa di passare in Consiglio Comunale, pone altre regole, ferree, a coloro che si volessero esibire fra strade e vicoli della nostra cittadina. L’artista di strada si dovrà infatti “registrare” presso le autorità fornendo le proprie generalità e indicando i giorni in cui intende esibirsi direttamente alla Polizia Municipale che, se dovesse passare l’attuale “disegno”, potrà allontanare i performer qualora dovessero usare animali nei loro numeri oppure se dovessero sostare in determinate aree “off limits” come gli ospedali, le chiese, le scuole e, udite udite, anche i sottopassi ferroviari.

Proprio quest’ultimo punto è piuttosto significativo. Ricorderete tutti, infatti, il “caso” Stefano Muzi che tenne banco lo scorso novembre per diverse settimane, sia sui giornali che, specialmente, sul web. Il consigliere comunale di Forza Italia finì infatti sulla “graticola” per aver segnalato ai vigili un musicista che si stava esibendo nei pressi del sottopasso di Viale Secondo Moretti, in pieno centro. Il consigliere fu autore, nell’immediato della segnalazione, di un post su Facebook che “spaccò” letteralmente in due l’universo locale del web che si divise sostanzialmente in “pro Muzi” e “contro Muzi” (un partito a tratti più nutrito quest’ultimo e, di certo, più adirato) con l’azzurro che da quel momento divenne noto, per molte persone, come “l’attenzionatore”, neologismo che entrò rapidamente nel lessico politico sambenedettese sfruttando il termine “attenzionare”,  che proprio Muzi utilizzò nel post “incriminato”.

A distanza di sette mesi dalla vicenda, l’orientamento proveniente dalle stanze di Viale De Gasperi, deve aver strappato un sorriso al consigliere che infatti, a Riviera Oggi dichiara: “Questa è la rivincita dell’attenzionatore”. Chiaro dunque quello che dev’essere lo stato d’animo attuale del politico che infatti continua precisando che, con la segnalazione dello scorso novembre, “non ho fatto nulla che già non prevedesse il regolamento dei vigili urbani” chiosa Stefano Muzi che non può fare a meno, parimenti, di notare come il disegno di regolamento “vieti espressamente di esibirsi nei pressi dei sottopassi” proprio l’esatta fattispecie della querelle che lo coinvolse. In ogni caso, l’azzurro, non si “crogiola” più di tanto nella situazione e in conclusione precisa: “Quello che ho fatto l’ho fatto in base al regolamento dei vigili, che sarà pure del 1969 ma, finché c’è, va rispettato”.