SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il bilancio consuntivo 2016 sta per approdare in Consiglio Comunale, con un  po’ di ritardo, visto che la scadenza di legge era fissata al  30 aprile. Ma le brutte notizie non si limitano a questo. Anzi.

Le casse del Comune infatti “piangono” e l’avanzo del 2016, pur attestatosi oltre i sette milioni, non è un dato che fa sorridere visto che la maggior parte di questi soldi rappresentano crediti di dubbia esigibilità e un’altra sostanziosa parte è “già vincolata ad altri capitoli di spesa” (trasferimenti e investimenti n.d.r.) come spiega il ragioniere “capo” del Comune Antonio Rosati ai membri della Commissione Bilancio riunitasi i 17 maggio.

POCHE NOTE LIETE. All’interno di un bilancio che assomiglia sempre di più al ritratto di Dorian Gray (quello in soffitta però), le note liete si limitano a un’economia di 90 mila euro realizzata eliminando un disavanzo di bilancio datato 2014  (90 mila euro l’anno in più per 29 anni visto che il Comune aveva “spalmato” le perdite) e a un’altra variazione positiva di 250 mila euro portata a casa grazie ai lavori alla scuola materna di via Mattei (il Comune si era già sobbarcato i costi ma adesso è stato sbloccato il contributo). 250 mila euro che saranno così distribuiti:  “85 mila per il potenziamento dell’illuminazione del molo Sud, 87.500 euro da destinare agli asfalti, 40mila euro per mettere a norma i letti del Centro Primavera e altri 37.500 per la  manutenzione dei marciapiedi di Viale De Gasperi” spiega minuziosamente l’assessore al bilancio Andrea Traini.

I CONTENZIOSI METTONO PAURA.Quello che preoccupa di più la ragioneria del Comune sono però i contenziosi. Gli stessi revisori dei conti, nella relazione corredata al documento che sta per passare (il 27 maggio) al voto in Consiglio, hanno raccomandato di “rimpinguare” il fondo destinato proprio ai contenziosi, al momento bloccato a 783mila euro. Una cifra che semplicemente non copre i rischi a cui il Comune è assoggettato per la cause pendenti che lo vedono come “convenuto”. Dall’Ufficio Legale infatti temono di dover pagare 11 milioni e 600 mila euro. E si tratta soltanto delle cause a maggior rischio di soccombenza, i “codici rossi” insomma.

500 CAUSE CONTRO IL COMUNE. Contro il Comune al momento sono in “ballo” circa 500 cause. “Erano 483 al 30 maggio 2016” commenta il consigliere Giorgio De Vecchis che qualche tempo fa ha chiesto un resoconto dei contenziosi agli avvocati di Viale De Gasperi “tenendo conto che contro il Comune vengono intentate una media di 70-80 cause l’anno al momento dovremmo essere abbondantemente sopra le 500” continua il politico.

Di queste 500 cause però, non tutte certamente sono a rischio. Una delle più “sostanziose” è infatti la causa in piedi con una ditta di costruzioni che ha chiesto all’ente oltre 3 milioni di euro. Il Comune di San Benedetto è però risultato vittorioso sia in primo che in secondo grado e, almeno questa, non incide sul “mega” rischio da 11 milioni (e rotti).