SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Contro il Pordenone lo abbiamo visto in un ruolo inedito, da mezz’ala sinistra, posizione che Sanderra dice di “prendere in considerazione anche per le prossime (speriamo nel plurale n.d.r.) uscite” rossoblu. Stiamo parlando di Isaac N’Tow, esterno mancino tutto corsa dei rossoblu che, proprio contro i friulani, ha giocato uno spezzone di partita a centrocampo. E facendo vedere pure degli ottimi spunti.

“Quando non giochi hai tanta rabbia dentro” esordisce davanti alla stampa il calciatore ghanese “pensi solo a fare bene. Alla fine giocare a centrocampo, dove non mi trovo male, oppure da esterno in una difesa a 4 o a 5 per me è lo stesso” prosegue Isaac che promette di “imparare anche a giocare in mezzo al campo, perché nel calcio non si sa mai”.

E di rabbia il ragazzo deve averne tanta addosso per l’ennesima stagione sfortunata sul piano degli infortuni che, per troppo, tempo, lo hanno tenuto lontano dai campi. Ma N’Tow sembra vederla in ottica positiva e anziché urlare al cielo per la sfortuna, ringrazia. E ringrazia proprio tutti: da Dio (“Per avermi permesso di restare sui campi di calcio nonostante gli infortuni”) al più profano Marco Minnucci, il fisioterapista rossoblu “che mi ha aiutato tanto in questi mesi” chiosa N’Tow che non ha di certo finito la sua lista di “grazie”, a testimonianza, forse, che il periodo più brutto è alle spalle. E allora il ghanese ringrazia i suoi procuratori e i suoi familiari (in particolare il fratello Osae) oltre agli amici Justice, Ronnie e Godfred e alle famiglie Nkansah e Battocchi di Brescia e Como “che vado a trovare spesso e che sono una seconda famiglia per me in Italia”.

Finiti i ringraziamenti l’esterno sinistro rientra nella dimensione puramente calcistica e parla anche della prima uscita ai playoff contro il Gubbio. “Andiamo a Gubbio per fare risultato. Nel calcio si parte sempre 11 contro 11 e vince chi ci crede di più e chi lotta di più” commenta con grande determinazione il calciatore che è fiducioso soprattutto nelle potenzialità dei suoi compagni: “Se pensiamo a noi stessi, a quello che sappiamo fare e pensiamo poco al Gubbio secondo me abbiamo buone possibilità”. Anche N’Tow, infine, si produce in qualche rilievo, diciamo così, psicologico: “Secondo me è più difficile per il Gubbio questa partita perché hanno la pressione di giocare in casa e di essere favoriti. Nonostante questo non credo che scenderanno in campo camminando”.