TERAMO – “Notte praticamente trascorsa in Prefettura per l’emergenza idrica con il Presidente D’Alfonso e il Ccs ad attendere i risultati delle analisi dell’Arta regionale che sono arrivati nelle prime ore del mattino. Emergenza idrica per ora risolta ma che desta molte preoccupazioni. Dopo le varie vicissitudini dei mesi passati ora il rischio di un sistema idrico troppo vulnerabile. Sento il bisogno di riprendere il mio posto di sindaco per difendere il bene più prezioso che noi abbiamo: la nostra acqua. È importante capire quello che è successo, perché è successo e cosa bisogna fare. Questo non vuol dire che non affronterò contemporaneamente la crisi politica che mi ha portato alle dimissioni. Anzi quello che è accaduto sarà un ulteriore stimolo a risolverla velocemente e con determinazione. L’incontro di ieri pomeriggio e’ stato per me molto esaustivo e chiaro. È stata tracciata una rotta che ora tocca a me seguire. Se poi dobbiamo andare a casa andremo a casa ma non ora. Teramo prima di tutto”.

Con questa nota diramata nella mattinata del 10 maggio, Maurizio Brucchi afferma di ritirare le dimissioni e di rimanere sindaco di Teramo. Il 21 aprile il primo cittadino teramano si era dimesso per l’uscita dal consiglio di altri tre consiglieri, riducendo a 15 il numero a sostegno della coalizione.