Di seguito la lettera indirizzata ai due sindaci Piergallini di Grottammare e Piunti di San Benedetto.
Gentili sindaci,
sono già più di quindici giorni che i vostri concittadini e tutti gli automobilisti che percorrono la strada SS 16 sono costretti ad affrontare un traffico divenuto insostenibile a seguito della chiusura del ponte sul Tesino disposta dal sindaco Enrico Piergallini. C’è di più: a farne le spese sono anche le attività ricettive del lungomare grottammarese, che hanno visto diminuire la clientela, e i cittadini residenti lungo la Nazionale e le vie limitrofe, costretti a respirare lo smog delle auto in coda. Una situazione critica, quindi, che non può che peggiorare nelle prossime settimane visti i tempi lunghi previsti per la riapertura del suddetto ponte e l’avvicinarsi della stagione estiva: se è vero che solo a fine mese si conoscerà il vero stato di salute del ponte e solo allora si potrà discutere di un’eventuale riapertura, le due città rischiano la paralisi.
Una emergenza gestita in maniera confusa e poco lucida, perché i tempi si sarebbero potuti contenere richiedendo l’intervento del Genio Civile (che avrebbe consentito anche un grande risparmio economico) e soprattutto si sarebbero potute facilmente prevedere le conseguenze dell’ordinanza di chiusura del ponte. E di conseguenza, si sarebbero potute cercare per tempo soluzioni ulteriori rispetto a quelle minime messe in campo (l’anticipazione dell’assunzione di tre vigili urbani) e a quelle ridicole prospettate (l’apertura di un passaggio pedonale nell’area dei vivai). E ancora si sarebbero potute sperimentare forme di coordinamento tra due comuni strettamente uniti da legami sociali ed economici, come Grottammare e San Benedetto del Tronto.
È per questo motivo che vi chiediamo di dare una risposta pubblica alle centinaia di persone che, sottoscrivendo la nostra petizione on-line, vi hanno chiesto di attivarvi per trovare un accordo con la società Autostrade per l’Italia S.p.A. al fine di rendere gratuito il tratto di A14 tra i caselli delle due città. Una soluzione fattibile, già sperimentata in altre città in situazioni di emergenza simili alla nostra (valgano per tutti i casi di Piacenza e di Rovigo), che potrebbe durare anche oltre l’attuale circostanza temporanea, sfruttando l’autostrada come tangenziale, in attesa che la tanto promessa bretella collinare si trasformi da utopia in realtà.
Lascia un commento