GROTTAMMARE – Riceviamo e pubblichiamo dalla lista civica sambenedettese 63074 in merito alla situazione del Ponte Tesino, chiuso al traffico dopo la segnalazione di una crepa.
Nei giorni scorsi abbiamo più volte criticato l‘inadeguatezza dimostrata dal Sindaco di Grottammare Enrico Piergallini nel gestire la chiusura del ponte sul Tesino da lui disposta: da una parte ha preferito affidare le indagini propedeutiche a soggetti privati invece che al Genio Civile, facendo lievitare tempi e costi dell’intervento, dall’altro non ha predisposto nessuna soluzione utile a contrastare fattivamente le conseguenze negative in termini di traffico e inquinamento atmosferico e acustico, che sono sotto gli occhi di tutti e che erano facilmente prevedibili.
Una situazione critica che non potrà che peggiorare con l’avvio della stagione turistica.
Allo stesso tempo abbiamo dovuto constatare il silenzio tanto della opposizione grottammarese (Lorenzo Vesperini escluso), quanto del sindaco di San Benedetto, città che gioco forza subisce i contraccolpi di una scelta presa altrove e in completa autonomia, in dispregio di qualsiasi forma di coordinamento tra due città così profondamente legate tra loro.
E’ per questi motivi che nei giorni scorsi il movimento 63074 ha avanzato la proposta di rendere gratuito, almeno in via temporanea, il tratto di autostrada A14 ai mezzi che entrano ed escono dai caselli di Grottammare e San Benedetto, in modo da deviarvi parte del traffico della Nazionale.
Forti delle decine di messaggi ricevuti e delle centinaia di persone che hanno già sottoscritto on line la nostra petizione (https://www.change.org/p/rendere-gratuita-l-a14-tra-s-benedetto-del-tronto-e-grottammare), scriviamo oggi questa lettera aperta ai due sindaci, chiedendo loro di prendere una posizione sulla nostra proposta e soprattutto di confrontarsi con i propri concittadini, ormai esasperati da una situazione oggettivamente insostenibile.

Di seguito la lettera indirizzata ai due sindaci Piergallini di Grottammare e Piunti di San Benedetto.
Gentili sindaci,
sono già più di quindici giorni che i vostri concittadini e tutti gli automobilisti che percorrono la strada SS 16 sono costretti ad affrontare un traffico divenuto insostenibile a seguito della chiusura del ponte sul Tesino disposta dal sindaco Enrico Piergallini. C’è di più: a farne le spese sono anche le attività ricettive del lungomare grottammarese, che hanno visto diminuire la clientela, e i cittadini residenti lungo la Nazionale e le vie limitrofe, costretti a respirare lo smog delle auto in coda. Una situazione critica, quindi, che non può che peggiorare nelle prossime settimane visti i tempi lunghi previsti per la riapertura del suddetto ponte e l’avvicinarsi della stagione estiva: se è vero che solo a fine mese si conoscerà il vero stato di salute del ponte e solo allora si potrà discutere di un’eventuale riapertura, le due città rischiano la paralisi.

Una emergenza gestita in maniera confusa e poco lucida, perché i tempi si sarebbero potuti contenere richiedendo l’intervento del Genio Civile (che avrebbe consentito anche un grande risparmio economico) e soprattutto si sarebbero potute facilmente prevedere le conseguenze dell’ordinanza di chiusura del ponte. E di conseguenza, si sarebbero potute cercare per tempo soluzioni ulteriori rispetto a quelle minime messe in campo (l’anticipazione dell’assunzione di tre vigili urbani) e a quelle ridicole prospettate (l’apertura di un passaggio pedonale nell’area dei vivai). E ancora si sarebbero potute sperimentare forme di coordinamento tra due comuni strettamente uniti da legami sociali ed economici, come Grottammare e San Benedetto del Tronto.

È per questo motivo che vi chiediamo di dare una risposta pubblica alle centinaia di persone che, sottoscrivendo la nostra petizione on-line, vi hanno chiesto di attivarvi per trovare un accordo con la società Autostrade per l’Italia S.p.A. al fine di rendere gratuito il tratto di A14 tra i caselli delle due città. Una soluzione fattibile, già sperimentata in altre città in situazioni di emergenza simili alla nostra (valgano per tutti i casi di Piacenza e di Rovigo), che potrebbe durare anche oltre l’attuale circostanza temporanea, sfruttando l’autostrada come tangenziale, in attesa che la tanto promessa bretella collinare si trasformi da utopia in realtà.