GROTTAMMARE – Le agrumiere storiche in fiore saranno al centro del TG itinerante di Rai Marche, in onda domani dalle ore 14 sul terzo canale.

Nel corso della diretta prevista dal belvedere del Lungomare De Gasperi, la giornalista Francesca Piatanesi racconterà il progetto di riscoperta dei giardini d’agrumi, testimoniato anche dal recente inserimento dell’Arancio biondo piceno nel registro delle biodiversità regionali.

Le telecamere Rai sono entrate nei giorni scorsi a Villa Sgariglia,  custode di uno dei giardini storici che impreziosiscono il litorale piceno e l’immediato entroterra, e nella tenuta Massicci erede del primo impianto agrumiero fondato dal vescovo agronomo Bartolomeo Bacher nel ‘700. Il prof. Giorgio Murri dell’Università Politecnica delle Marche mostrerà il più antico albero di arancio, forse d’Italia, e gli studi che si stanno compiendo grazie ai proprietari dei giardini d’agrumi e anche all’intesa tra 7 Comuni piceni, di cui Grottammare è l’ente capofila.

Le immagini tratte dai dipinti del Pauri nella chiesa di San Giovanni Battista commentate dallo studioso Germano Vitelli racconteranno invece il mito dell’arancio nella storia dell’arte. Un mito rievocato nello stemma comunale e in antiche usanze del borgo medievale.

In diretta, la dimostrazione dei possibili sviluppi di un’economia sì di nicchia ma fortemente caratterizzante del territorio, con i prodotti derivati dalla coltivazione e l’accento sulla recente qualifica ottenuta dall’Assam, di cui parlerà la dott.ssa Ambra Angeletti.

Il Tg itinerante mostrerà inoltre la scoperta che dal giugno 2016 rivela ai visitatori del vecchio incasato quella che era la porta principale di accesso alla città, costruita nel 1529 e demolita a fine Ottocento per mutate esigenze di viabilità. Dei resti dell’impianto murario conservati all’ingresso del centro storico ne parlerà il geologo Andrea Mora, che ha seguito insieme agli archeologi e alla Soprintendenza ai Beni archeologici delle Marche i lavori di scavo e di valorizzazione del sito.

Le telecamere si sposteranno dal centro storico al lungomare seguendo le tappe dell’itinerario fazziniano. Sottolineeranno il particolare punto di vista che la “Metamorfosi” di piazza Fazzini offre al visitatore attento: il profilo del presidente J.F. Kennedy distinguibile dai vuoti della fusione in bronzo. Di quanto Pericle Fazzini amasse la sua città di origine e di quanto quest’ultima ne sia orgogliosa ne parlerà Gianluca Traini, autore del percorso fazziniano a Roma contenuto nella APP Città di Grottammare e coordinatore della sottoscrizione pubblica che ha originato il più grande fondo bibliografico su Pericle Fazzini conservato in una biblioteca pubblica.