GROTTAMMARE – A partire da sabato 13 maggio sarà in funzione la sbarra che limita l’accesso al vecchio incasato: i mezzi a motore potranno transitare solo per necessità di carico e scarico dei residenti.

Il dispositivo è posizionato davanti all’ex ospedale (l’edificio pubblico in corso di ristrutturazione) e potrà essere azionato solamente tramite un telecomando che in questi giorni l’ufficio relazioni con il pubblico sta consegnando a residenti e titolari degli esercizi commerciali del borgo per le operazioni di carico e scarico.

Il meccanismo è dotato di un rilevatore acustico per il transito dei mezzi di soccorso e di pubblica sicurezza, in caso di emergenza.

Quanti fossero ancora in possesso del vecchio telecomando sono pregati di consegnarlo all’ufficio URP, che provvederà poi al rilascio di un segnalatore tarato sulle nuove frequenze.

L’area pedonale del vecchio incasato, dunque, conquista nuovi spazi. Un dissuasore di transito, infatti, era stato posizionato anni addietro all’ingresso del vicolo che conduce in piazza Peretti. Con la nuova sistemazione della pavimentazione e la necessità di tutelare e meglio valorizzare i reperti archeologici rinvenuti nel corso dei lavori, la zona di rispetto è stata estesa fino a tutta via Palmaroli.

Va inoltre detto che nel corso dell’ultimo consiglio comunale, è stata approvata un’integrazione al Piano delle opere pubbliche riguardante il proseguimento della pavimentazione in cotto e acciottolato per tutta l’area pedonale.

“Abbiamo collocato la nuova sbarra diversi mesi fa – fa notare il sindaco Enrico Piergallini – e non l’abbiamo attivata per lasciare il tempo ai residenti di organizzarsi. Ora metterla in funzione è necessario: non tutti hanno ancora compreso il valore del nostro borgo. Capita spesso di imbattersi in auto parcheggiate o in transito nei luoghi storici del vecchio incasato. Questo deve essere limitato a chi vive nel borgo e per esigenze logistiche ha bisogno di entrare in esso, non ad altri però, che devono rispettare i confini di uno dei Borghi più belli d’Italia”.