SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Porto d’Ascoli festeggia il primo maggio tra risate e concerti. Il quartiere Agraria, anche quest’anno, si è presentato con giostre, bancarelle e artisti vari, per l’annuale ritrovo che richiama in zona residenti e simpatizzanti del partito rosso.

Dopo il concerto di Bandabardò del 30 aprile, l’evento continua con altri simpatici ed irriverenti ospiti: i rappresentanti della pagina web Lercio.

Lercio, sito di notizie liberamente ispirate alla realtà, nasce nel 2012 come parodia del giornale Leggo, del quale prendeva in giro gli articoli gonfiati e sensazionalistici. Inizialmente sconosciuto ai più, nel 2014 è salito alla ribalta grazie ai Macchianera Italian Awards, evento nel quale si aggiudicò i premi di “miglior sito” e “miglior battuta”. Forte del successo ottenuto, il sito ha pubblicato ben due raccolte di notizie, la seconda delle quali è ora in piena campagna di lancio. “Lercio. Lo sporco che fa notizia. Il libro” è stato presentato nelle principali città italiane, ed una tappa è stata riservata anche a San Benedetto.

La pagina web, spiegano i redattori, raccoglie essenzialmente fictional news: trattasi di notizie vistosamente false, satire di fatti più o meno importanti riportati dalle grandi testate giornalistiche. “C’è una grande differenza tra comicità e satira; la prima serve solo a far ridere, tanto il pubblico quanto il bersaglio delle battute. La satira di Lercio, invece, provoca due tipi di reazioni: chi ci legge o crede alle notizie, oppure si indigna. Questo è proprio quello che vogliamo, suscitare emozioni forti. La satira è un mezzo che scuote e aiuta a riflettere.”

Un simile lavoro, naturalmente, riserva mille critiche e polemiche: sbirciando dietro le quinte, si scopre che Lercio ha un lungo elenco di personaggi ed enti pubblici che si reputano offesi dagli articoli. Alcuni, magari, anche a ragione, altri a causa di colossali equivoci, sfociati poi in gustosissimi sfondoni professionali. Senza addentrarsi nei dettagli, basti sapere che il rapporto con il giornale Repubblica è alquanto conflittuale.

I redattori si dicono sorpresi del successo e della longevità di Lercio; cinque anni possono sembrare pochi, ma rapportati ad un sito leggero e senza particolare impegno politico sono senza dubbio un buon traguardo. La verità è che Lercio fa arrabbiare i giornali, ma al contempo fornisce titoli accattivanti e sensazionalistici da cui prendere spunto. Il sito, affermano, continuerà ad esistere finché il vero giornalismo tornerà ad essere una disciplina seria. La parodia funziona perché, a volte, è difficile distinguerla dalle notizie vere.