di Giacomo Lauretti in collaborazione con Sara Zarroli e Martina Marconi

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo le prime previsioni pessimistiche sull’imminente stagione turistica nella nostra Riviera delle Palme e la forte affluenza di visitatori riscontrata invece durante le festività pasquali e del ponte del 25 aprile, abbiamo ritenuto utile intervistare la neo presidente della sezione Turismo della Confesercenti di San Benedetto del Tronto Antonia Fanesi, titolare dell’Hotel Villa Corallo di Porto d’Ascoli.

Che vuol dire per lei ricoprire questo ruolo in un territorio in cui il turismo è una delle risorse più importanti?

“Per me è un motivo di orgoglio e di soddisfazione rappresentare la Confesercenti in un territorio come il nostro votato al turismo, composto da tanti operatori turistici che lavorano al meglio per promuovere le loro attività. Nel nostro ente sono rappresentati per la maggior parte stabilimenti balneari, oltre a numerose strutture alberghiere”

Quali sono le sfide più importanti del comparto turistico provinciale e in particolare sambenedettese?

”Per me la sfida più importante da affrontare è quella della destagionalizzazione, per rendere il turismo della nostra provincia più stanziale e prolungarlo per periodi dell’anno più lunghi. Anche Ascoli potrebbe diventare un target per un prodotto turistico complementare, unendo alle risorse della costa quelle di tutto il territorio dell’interno con le sue ricchezze di arte, storia e tradizioni”

Negli anni abbiamo assistito ad una certa frammentazione e divisione di intenti da parte delle associazioni di categoria e di promozione. E’ una divisione superabile?

”Tra gli operatori c’è la buona volontà di creare una rete di soggetti che incrementi l’indotto turistico e concorra a migliorare i risultati economici”

Abbiamo vissuto un anno particolare e tragico per certi versi con il terremoto, quali sono state le conseguenze per le nostre strutture turistiche?

“Non c’è dubbio che i recenti eventi sismici abbiano inciso fortemente sulla passata stagione 2016. Non dimentichiamo che dopo il ventiquattro agosto scorso le nostre strutture hanno subito numerose disdette. Sicuramente abbiamo avuto un decremento di presenze. Solitamente lavoriamo fino a metà settembre, tenendo in considerazione che quella passata è stata anche una bella stagione, senza dubbio le aziende ne hanno risentito”

Dopo le prime previsioni negative per la futura stagione turistica sembra che le nuove richieste inducano all’ottimismo?

“Per la prossima stagione estiva del 2017 sono fiduciosa. Abbiamo visto che con i primi caldi degli ultimi week-end primaverili c’è la voglia di venire nel nostro territorio. In queste domeniche di aprile abbiamo lavorato, c’è stato un grande afflusso di gente sia nella ristorazione che negli alberghi.
Attualmente per quanto riguarda le prenotazioni non abbiamo ancora del tutto recuperato, ma il numero di richieste ricevute dalle nostre strutture fa pensare a una sorta di ripresa. Forse grazie alla bella stagione ci si sta muovendo un po di più. Bisogna ripartire tutti insieme”

Da parte dei turisti italiani, dal Nord al Sud, ha visto una risposta positiva?

“Allora, se si parla di romani, o comunque di turisti provenienti dalle regioni più vicine che hanno anch’esse avvertito le scosse, devo dire che c’e’ stata una risposta positiva perché sono meno spaventati. Dal nord invece si fa un po’ più di fatica. Speriamo che andando avanti passi la paura”

Quanto è importante la collaborazione con il resto del territorio piceno?

“Il territorio deve ripartire, altrimenti non si può riparlare di turismo. Noi non dobbiamo più pensare al tipo di turismo che c’era una volta. Il turismo è territorio.Voglio sottolineare che il nostro turismo ha anche un grande bisogno di promozione; chi viene da noi ritorna, ed è una bellissima cosa. Ma è necessario andare avanti, perchè per assurdo il turismo balneare è quello che ne risente di più. C’è tanta concorrenza, ci sono tante mete competitive. Secondo me un grande sbaglio è abbassare troppo i prezzi e sminuire così il valore della nostra offerta. Viene sminuita la qualità, e si sa, la qualità ha un certo costo”

Questo sforzo maggiore per una migliore e più efficace promozione in cosa dovrebbe consistere secondo lei?

“Secondo me c’è bisogno di far conoscere in modo più approfondito la ricchezza del nostro territorio, sia dal punto di vista storico e culturale che enogastronomico, dal mare passando per le colline fino ad arrivare alle montagne con i Monti Sibillini e della Laga.. La nostra enogastronomia è un fiore all’occhiello. Associare anche i prodotti ittici ed il porto turistico sarebbe molto importante. Andrebbe valorizzata anche l’area della Sentina per il turismo naturalistico. Il nostro ente si è sempre battuto per promuovere il nostro piatto tradizionale, ovvero il “Brodetto alla Sambenedettese”, presentato anche in alcuni programmi televisi della Rai. E’ fondamentale sfruttare i prodotti tipici a km 0 non solo del mare ma anche dell’interno, come le olive all’ascolana, l’olio e i salumi. Soprattutto i turisti stranieri, in particolare i russi, apprezzano le nostre tipicità”

Il Sud delle Marche è un po’ dimenticato per Sanità e infrastrutture. Cosa vorrebbe che fosse fatto per rilanciare il turismo provinciale e della costa?

“Le infrastrutture sono un altro problema che influenza i nostri flussi turistici, e spero vivamente che la politica intervenga. Lo stesso vale per l’ospedale, il turista vuole andare in vacanza con sicurezza. Io spero che si intervenga per far rimanere l’ospedale in Riviera perché l’accoglienza sanitariaè importante per incrementare il nostro turismo che coinvolge soprattutto famiglie, anziani e bambini”

Dalle ultime notizie sembrerebbe che gli alberghi di San Benedetto vogliano staccarsi dalla piattaforma di prenotazione on-line booking.com, formando una piattaforma autonoma. È una scelta rischiosa?

“Come tutte le scelte ci sono i pro e i contro, personalmente ritengo che fare concorrenza a delle piattaforme internazionali con grandi risorse è una scelta impegnativa. Il tentativo di promuovere una piattaforma solo nostra sarebbe più efficace se il sistema di prenotazione fosse relativo non solo alla costa ma a tutto il territorio piceno”

Cosa si potrebbe fare per indurre più giovani a trascorrere le loro vacanze in Riviera?

“Negli ultimi anni grazie alla movida molti giovani sono stati attratti dalla nostra meravigliosa costa. E’ importante che ci sia una giusta convivenza tra le persone più anziane che apprezzano San Benedetto soprattutto per la tranquillità e il clima e le fasce dei più giovani, così da rispondere alle esigenze di tutti”

Ringraziamo la presidente Antonia Fanesi per la sua disponibilità e a proposito di giovani ricordiamo che anche il nostro giornale Riviera Oggi ha voluto coinvolgere due studentesse dell’Istituto Tecnico per il Turismo Fazzini-Mercantini, Martina Marconi e Sara Zarroli, impegnate nel progetto Alternanza Scuola-Lavoro presso la nostra redazione, facendole partecipare a questa intervista e dando loro occasione di rivolgere le loro domande alla rappresentante di Confesercenti sulla sua pluriennale esperienza come operatrice turistica.