SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Con il Consiglio Comunale alle porte, la maggioranza si è riunita nel tardo pomeriggio nelle stanze di Viale De Gasperi. Vista la delicatezza dei temi d’assise di sabato, e uno in particolare, il meeting deve aver avuto un sapore un po’ diverso rispetto alle classiche riunioni pre-consiliari.

“L’affaire” Gabrielli infatti, pesa sulle dinamiche politiche, sia del centrodestra che del centrosinistra. Anche se, a sentire qualcuno, è forse l’opposizione quella che al momento fa più calcoli. “Di eventuali trattative col centrosinistra per la presidenza del Consiglio sinceramente leggo solo dai giornali” confessa con franchezza il capogruppo di San Benedetto Protagonista Giovanni Chiarini ” e non mi sembrerebbe neanche tempestivo né tanto meno coerente se venissero fatte certe pretese ora” continua il consigliere comunale.

Da quel che  sembra dunque la maggioranza sembra tranquilla a due giorni dal Consiglio. E forse convinta di avere in ogni caso i voti che servono per sfiduciare Gabrielli, tanto che, lo stesso Chiarini confessa: “Abbiamo perso più tempo a parlare del regolamento per gli asili nido (altro argomento all’ordine del giorno del Consiglio Comunale n.d.r.)  che della mozione”.

La certezza della soglia dei 16 voti necessari a confermare la sfiducia, precisata in queste ore anche dalla segreteria comunale infatti, fa dormire più tranquillo il centrodestra che attende dunque con relativa calma l’ultimo incontro prima della resa dei conti, quello che domani metterà intorno a un tavolo l’opposizione. Se da quel meeting i consiglieri di Ripartiamo da Zero (De Vecchis e Sanguigni) dovessero uscire defilati dalle strategie degli altri gruppi d’opposizione, la maggioranza potrebbe anche decidere di andare avanti senza sentire nessuna “campana” e, con l’eventuale appoggio pronto del Sindaco e di Stefano Muzi, forte dei voti necessari al raggiungimento del quorum funzionale dei 2/3. A quel punto, con la maggioranza “libera” da pressioni (tutte ancora da palesarsi in ogni caso), le indicazioni per il successore di Gabrielli potrebbero ricadere su Gianni Balloni, capogruppo di Fratelli d’Italia e già vice presidente dell’assise, nome che si era fatto già all’alba di tutta la vicenda, appena firmata la mozione.