TERAMO – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha emanato il Decreto legge 50, cosiddetta “manovrina”,  licenziato dal Consiglio dei Ministri; un provvedimento che contiene “ulteriori disposizioni” a favore delle popolazioni del Centro Italia colpite da terremoto e da maltempo.

Fra le novità più importanti, oltre ad ulteriori risorse finanziarie messe a disposizione, l’istituzione della “zona franca urbana” nei Comuni del cratere.  Le imprese che hanno subito una riduzione del 25% del fatturato relativa ai tre periodi d’imposta precedenti al sisma possono beneficiare di una serie di esenzioni: dall’imposta sul reddito a quella regionale sulle attività produttive, esenzione delle imposte comunali sull’immobile utilizzato per l’esercizio della propria attività; esonero dei contributi previdenziali.  Esenzioni di cui beneficeranno anche le imprese di nuova costituzione.

“All’esito di un lungo cammino, iniziato sin dallo scorso anno, possiamo certamente affermare che le disposizioni e le risorse messe a disposizione dal Governo non hanno precedenti – commenta il presidente Renzo Di Sabatino – c’è un quadro normativo completo, ci sono le coperture finanziarie. Va ricordato che per la prima volta le misure adottate per il sisma sono state estese anche alle calamità naturali: neve, frane e smottamenti. Adesso spetta a noi, enti locali, essere bravi a cogliere tutte le opportunità contenute nei provvedimenti  e creare quella rete virtuosa di collaborazione e informazione fra istituzioni locali e fra istituzioni e cittadini”.

Fra le altre cose vengono finanziati gli studi di vulnerabilità sismica sulle scuole e sugli edifici pubblici, piani “sperimentali” per la difesa sismica delle strutture, per i Comuni un fondo per la compensazione per la perdita della tassa sui rifiuti.

La cosiddetta “manovrina” è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale il 24 aprile, nei prossimi giorni inizierà il suo iter parlamentare per la conversione in legge.

In questa fase è ancora possibile presentare gli emendamenti e Di Sabatino ne ha proposti due riguardanti in particolare “l’ente Provinciala sospensione di tutti i termini, anche scaduti, relativi ad adempimenti finanziari, contabili e certificativi previsti dal testo unico degli enti locali e la sospensione per dodici mesi dell’obbligo di concorrere al risanamento della finanzia pubblica relativo all’anno 2016”.