MOSCIANO SANT’ANGELO – Pomeriggio di  grande coinvolgimento emotivo, in alcuni momenti di vera commozione, è stato quello vissuto a Mosciano S.Angelo.

La celebrazione del 25 Aprile, Anniversario della Liberazione, e la commemorazione dei 40 anni dalla morte di Settimio Passamonti, martire per la  tutela della legalità e cittadino hanno visto partecipare, oltre le più alte Autorità della provincia, la famiglia Passamonti, numerosi colleghi venuti da varie località che hanno vissuto il grave momento storico e la morte stessa di Settimio Passamonti, nonché numerosi cittadini.

Dopo la Santa Messa celebrata alle 15.30 nella Chiesa di S.Michele Arcangelo da Don Pietro Lalloni, con il contributo del coro “Acquaviva” di Mosciano S.Angelo, diretto dal Maestro Michele De Flaviis, alle ore 17S presso il Cimitero comunale è stata deposta una corona d’alloro al Mausoleo Passamonti.

Alle successive ore 17.45, in Piazza IV Novembre, è seguita la deposizione di altra corona d’alloro al Monumento ai Caduti.

Alle ore 18, dopo i saluti delle numerose Autorità intervenute, si è tenuto il concerto della Fanfara della Polizia di Stato nbella bella cornice di Piazza M.Capuani che vede presente l’antico torrione, memore della grandezza di Mosciano S.Angelo. la Fanfara aveva già dato il prestigioso contributo in occasione delle deposizioni delle corone sopra richiamate.

“…Nel pomeriggio del 21 aprile 1977, in Roma, nei pressi della città universitaria, alcuni giovani appartenenti all’area della “Autonomia” aggredirono le Forze di Polizia che, al mattino, avevano realizzato lo sgombero della Università di Roma da essi occupata.

Il gruppo di dimostranti fece uso di bottiglie incendiarie ed esplose colpi di arma da fuoco.

Due di questi ferirono a morte l’allievo sottufficiale Settimio Passamonti, componente dei reparti intervenuti per impedire che la manifestazione degenerasse ulteriormente.

Il giorno successivo il governo vietò tutte le manifestazioni nel Lazio per un mese ed il Ministro dell’Interno Francesco Cossiga annunciò il provvedimento alla stampa dichiarando: “Deve finire il tempo dei figli dei contadini meridionali uccisi dai figli della borghesia romana”.

Le indagini non portarono alla identificazione dei responsabili e l’assassinio del giovane rimase impunito…”

La Fanfara della Polizia di Stato nasce sul finire degli anni ’80.

Creata come formazione da parata sul modello di analoghi organismi di tradizione tardo-Risorgimentale, inizialmente si esibiva prevalentemente a cavallo.

Il suo repertorio spazia da marce militari e sinfoniche a brani da concerto, toccando di volta in volta i diversi generi musicali: dalle opere originali per banda alle colonne sonore, dalla musica leggera alle composizioni jazz. Un impegno che testimonia l’elevato grado di professionalità raggiunto.

La Fanfara ha sede a Roma e partecipa a numerose manifestazioni di rilievo nazionale, alle cerimonie di giuramento degli Allievi Agenti presso le Scuole di Polizia, intervenendo anche durante importanti eventi sportivi e in iniziative benefiche.

Attualmente è composta da circa cinquanta musicisti ed è diretta dal M°. Secondino De Palma.