GROTTAMMARE – Conferì efficienza e splendore alle arti e alla filosofia, fu tra l’altro un grande viaggiatore e un architetto – uno dei “buoni imperatori”, secondo lo storico Edward Gibbon. Adriano ascese al trono nel 117 d.C.  e vi rimase fino alla morte, avvenuta nel 138. A distanza di 1900 anni esatti, Grottammare batte Roma e lo celebra con un evento unico nel suo genere in Italia.

Sarà infatti l’affascinante e poliedrica figura dell’imperatore romano il filo conduttore di “La fede della storia. Intorno al Tempio di San Martino”, 2 giornate di eventi che coniugano storia, archeologia, paesaggio e letteratura. L’occasione è offerta dall’inaugurazione del giardino archeologico Bagno della Regina, in programma domenica 14 maggio alle 17. Non resterà infatti un’iniziativa isolata, ma sarà preceduta sabato 29 aprile dalla giornata di studi “Memoria di Adriano”, in scena al Teatro dell’Arancio a partire dalle 14.30, e a seguire dalla premiazione del concorso “Riflessi di scrittura. Paesaggi remoti” (programma completo in allegato).

Il tesoro archeologico scoperto in Zona San Biagio risale probabilmente all’epoca romana e si ipotizza che possa essere stato una cisterna per alimentare le domus romane oppure una piscina. Nell’ultimo anno è stato oggetto degli interventi di pulizia della vasca e manutenzione del verde di pertinenza ai fini della sua conservazione e valorizzazione, con l’obiettivo di rendere fruibile l’area al pubblico.

“Il Bagno della Regina non sarà un semplice giardino archeologico ma una struttura attrezzata per offrire un’esperienza culturale altamente suggestiva  – anticipa il sindaco Enrico Piergallini – I lavori di riqualificazione dell’area sono stati curati da Raffaella Cameli, responsabile comunale dell’ufficio Patrimonio e Manutenzione, ed hanno visto il coinvolgimento di molteplici figure, tra professionisti, associazioni ed enti, che hanno messo a disposizione a vario titolo le loro competenze e tanta passione in questo progetto”.

Tra loro ci sono Bruno Pompei, Antonella Nonnis e Carminio Spinucci dell’Associazione Voler Bene a Grottammare, il prof. Fabrizio Pesando dell’Università “L’Orientale” di Napoli, il funzionario della Soprintendenza Filippo Demma, gli amministratori Bruno Talamonti, Stefano Troli e Monica Pomili.

“Abbiamo iniziato questo percorso ad aprile 2016 e ci siamo relazionati con tutti gli enti coinvolti, dalla Soprintendenza alla Provincia all’Autorità di Bacino – conferma Cameli – L’area è molto delicata ed era necessario rispettare l’equilibrio, cosa che abbiamo fatto attenendoci alle prescrizioni, attraverso un progetto leggero, non invasivo, che valorizzasse la sua bellezza naturale. Per esempio ci saranno panchine in legno naturale, un recinto leggero, una rampa di sicurezza ed una nuova illuminazione. Il progetto è stato approvato e adesso l’iter volge al termine: stiamo completando le ultime operazioni”.

“Inoltre anche gli eventi delle 2 giornate sono impreziositi da collaborazioni importanti, come il MiBACT e gli enti universitari – sottolinea il sindaco – Questo perché il nostro sguardo è rivolto all’intero territorio e alla figura di Adriano che lo ha condizionato, non al singolo paese”.

Questa influenza è stata possibile perché Adriano, al contrario di altri imperatori che governarono l’impero senza muoversi da Roma, scelse un metodo di conoscenza diretta che lo condusse ad allontanarsi dalla sede di potere per periodi prolungati. La curiosità e la sua propensione ai viaggi in tutto il mondo hanno fatto il resto, portandolo anche nel nostro territorio.

Nel 127 d.C. visitò anche l’area di Cupra Marittima, in particolare il santuario – conferma il prof. Pesando – e qui vorrei sottolineare l’importanza che esso assume ai suoi occhi. Infatti egli intervenne su 4 templi, ma su nessuno c’è un intervento così consistente come su quello di Cupra, al quale tra l’altro provvide con il suo denaro personale e non attingendo alle risorse dell’erario. Il convegno di sabato 29 aprile per onorarne la memoria in occasione dei 1900 anni dell’ascesa al trono si propone di coinvolgere tutti i cittadini, i giovani e gli studenti e non solo i colleghi. È un evento unico in Italia, dato che quest’anno solo ad Atene si è svolta una conferenza, lo scorso febbraio, e che questa ricorrenza sarà ricordata solo in Spagna ad Itaca, la sua città natale”.

La prima giornata proseguirà con la premiazione del concorso “Riflessi di scrittura”: “Si tratta di un’iniziativa rivolta a tutte le scuole della regione Marche, patrocinata anche dal MiBACT – spiega la coordinatrice Fabrizia Pompei – I ragazzi sono stati invitati a scrivere un racconto partendo da una delle 5 foto che abbiamo proposto sul tema dei ‘Paesaggi Remoti’, una di esse è l’iscrizione di Adriano nella Chiesa di San Martino. Ne abbiamo ricevuti tantissimi, ora abbiamo appena scelto i 18 finalisti”.

La letteratura tornerà protagonista il 14 maggio, in occasione dell’inaugurazione, con la conferenza-spettacolo “Sinfonia letteraria per l’anima e la terra”, che vedrà la partecipazione di Piergiorgio Cinì, Lucilio Santoni e Filippo La Porta: “Partiremo dallo straordinario libro Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar – anticipa Santoni – poi durante l’estate seguiranno nuovi appuntamenti nello stesso ambito contenutistico e storico”.

Sarà l’occasione per trascorrere una domenica di primavera in una splendida cornice naturalistica, che senza il prezioso contributo dell’Associazione Voler bene a Grottammare oggi non ci sarebbe.

“Abbiamo iniziato dalla Chiesa di San Martino e man mano abbiamo scoperto tanti luoghi e cisterne che non conoscevamo – ricorda Bruno Pompei di Voler bene a Grottammare – Un giorno siamo partiti alla ricerca dei sentieri che ipotizzavamo fossero esistiti nel passato e siamo arrivati alla Vasca della Regina, trovando però una situazione abbastanza disastrosa. Nel tempo abbiamo organizzato delle passeggiate archeologiche che hanno coinvolto anche 150 persone. Il gruppo ha funzionato perché il suo spirito parte dal basso, tanto che sono venute persone anche dall’Abruzzo per scoprire le meraviglie presenti nei nostri luoghi, come le tante sorgenti d’acqua. Oggi siamo arrivati alla fine del percorso, riconsegnando quel luogo alle persone. E speriamo di continuare”.

Sembra chiaro che qui la curiosità e lo spirito da viaggiatore non ce li ha solo Adriano. Hanno già iniziato a diffondersi in Marche e Abruzzo, e continueranno. Questo tesoro, testimone di un passato che non conosciamo ma che ora possiamo vedere e toccare, e grazie a questo gesto collettivo anche del presente, è una freccia che Grottammare lancia nel futuro, a chi un giorno la raccoglierà ma ancora non c’è.

Perché davvero – come sostiene Adriano nel capolavoro della Yourcenar – “La nostra vita è breve: parliamo continuamente dei secoli che hanno preceduto il nostro o di quelli che lo seguiranno, come se ci fossero totalmente estranei; li sfioravo, tuttavia, nei miei giochi di pietra: le mura che faccio puntellare sono ancora calde del contatto di corpi scomparsi; mani che non esistono ancora carezzeranno i fusti di queste colonne”.

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Programma completo Primavera di Mare 2017
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